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Nome in Codice Ucraina è stato ideato da Cranio Creations |
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12 dicembre 2023
Un gioco di parole per favorire l'integrazione dei rifugiati ucraini
I rifugiati ucraini in Italia sono oltre 168mila, secondo i dati dell'Unhcr. Per aiutare famiglie e bambini costretti a fuggire dalle loro case, è necessario uno scambio che favorisca l'integrazione sociale.
Cranio Creations, casa editrice italiana specializzata in giochi da tavolo, ha deciso supportare i rifugiati ucraini in Italia con la creazione di Nome in Codice Ucraina, la versione bilingue in ucraino e italiano del famoso gioco di parole. Il gioco è distribuito gratuitamente alle associazioni impegnate nell'accoglienza dei profughi e alle famiglie ospitanti perché facilita l’apprendimento e l'integrazione linguistica tra i rifugiati ucraini e la comunità italiana: le carte presentano trascrizioni fonetiche e traduzioni, consentendo ad entrambe le realtà di apprendere nuove parole in modo divertente e intuitivo. Questo approccio ludico, lungi dall’essere semplice svago, permette ai rifugiati di familiarizzare con l’ambiente circostante attraverso un’attività e in uno spazio, il tavolo da gioco, dove possono sentirsi sicuri e accettati. L'interazione che ne deriva non solo stimola la mente, ma incoraggia anche la creazione di legami sociali, riducendo la sensazione d'isolamento che molti rifugiati possono sperimentare. In Italia, Cranio Creations ha pubblicato e distribuito la versione bilingue del gioco in collaborazione con associazioni come Refugees Welcome, Caritas, Save the Children e SOS Villaggi dei Bambini.
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21 aprile 2022
NowForTheKids, l'iniziativa di Sky per i bambini ucraini rifugiati
Al via oggi NowForTheKids, l'iniziativa di Sky che, attraverso il suo servizio in streaming Now, vuole offrire momenti di svago ai bambini ucraini rifugiati, a seguito della drammatica crisi umanitaria. I piccoli ospitati in Italia potranno così vedere cartoni animati e serie tv per ragazzi sottotitolati o doppiati nella loro lingua madre con un catalogo destinato ad arricchirsi nelle prossime settimane. Grazie al supporto del Dipartimento della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana e delle strutture regionali di protezione civile, nei luoghi che ospitano i profughi ucraini in Italia saranno distribuiti i codici che consentiranno la visione di tutti i contenuti dell’area Kids dell’app Now, su tutti i dispositivi per sei mesi dall’attivazione. I programmi per bambini in lingua ucraina saranno inoltre disponibili anche su Sky Q e Sky Go per essere fruiti dalle famiglie già abbonate che ospitano profughi nelle proprie abitazioni. NowForTheKids è reso possibile grazie alla collaborazione dei numerosi partner editoriali, tecnici e produttivi di Sky che hanno sposato l'iniziativa mettendo a disposizione i propri contenuti. Tra i provider che hanno già aderito il gruppo WarnerMedia (editore di Cartoon Network e Boomerang), DeAgostini Editore (con DeAKids e DeAJunior), Paramount (con Nickelodeon e Nick Jr) e The Walt Disney Company (editore di Baby Tv). L'iniziativa è aperta a nuovi contributi e collaborazioni, con l'obiettivo di aumentare il numero e la varietà di contenuti in lingua disponibili.
14 aprile 2022
In arrivo un servizio telefonico in lingua ucraina per i rifugiati
Offrire alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra un servizio telefonico di ascolto e orientamento in lingua ucraina integrato con i servizi del Comune di Milano e delle reti territoriali: questo l’obiettivo della collaborazione con Andriy Shevchenko per il progetto 'Insieme per l'Ucraina', presentato oggi a Palazzo Marino alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala e della leggenda del calcio.
L'ex campione del Milan finanzierà l'attivazione della infoline 020205, che si occuperà di indirizzare le famiglie ucraine arrivate in città, e chi offre loro ospitalità, verso i servizi attivi in città, con una specifica attenzione verso quelli dedicati ai bambini e ai ragazzi. Il centralino sarà attivo da fine aprile, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, per supportare i profughi nell'iscrizione ai servizi per l'infanzia e scolastici, per fornire informazioni sulla gestione della Dad dall'Italia, ma anche per orientare sulle procedure per richiedere e ottenere il permesso di soggiorno. Fondazione di Comunità Milano si occuperà di gestire la donazione e individuare il gestore del centralino. Tra gli obiettivi del progetto, anche quello di mappare il bisogno e le priorità per organizzare successivamente, per esempio in occasione della ripresa scolastica di settembre, attività e risposte adeguate e il più aderenti possibile alle necessità dei bambini e dei ragazzi e delle loro famiglie. Proprio per questo, il contributo di Shevchenko proseguirà e si rafforzerà, integrandosi all’interno del sistema comunale di iniziative per l'emergenza Ucraina, alla luce di quanto emergerà nel corso delle attività di ascolto. Shevchenko incoraggia inoltre cittadini e imprese a dare un contributo al fondo #MilanoAiutaUcraina attraverso il sito della Fondazione di Comunità Milano Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana.
020205 è il numero della infoline di 'Insieme per l'Ucraina' |
04 dicembre 2019
'Qualcosa di meraviglioso', una favola vera al cinema con BiM
"Signor ministro, c'è un giovane giocatore di scacchi: lui e suo padre stanno per essere espulsi. Siamo ancora il Paese dei diritti umani?". Induce a riflettere sulle grandi questioni del nostro tempo, legate al tema dell'accoglienza dei rifugiati, al senso di umanità e di accoglienza e al merito, la toccante domanda posta da una protagonisti di 'Qualcosa di meraviglioso' in una delle sequenze-clou del film francese, che domani arriverà nelle sale italiane con Bim Distribuzione.
Il film è tratto dalla storia del giovane clandestino Fahim, prodigio degli scacchi |
Diretta da Pierre-François Martin-Laval, la pellicola racconta con tenerezza e umorismo, senza mai cadere nel pietismo, la storia di Fahim, un ragazzino che raggiunge Parigi insieme al padre dopo aver lasciato il resto della famiglia in Bangladesh a causa delle violenze nel Paese. Mentre vagabondano insieme per le strade della Ville Lumière cercando di ottenere asilo politico dalle autorità, Fahim (Assad Ahmed), portento del gioco a scacchi, incontra il burbero e generoso Sylvain (Gérard Depardieu), uno dei più bravi allenatori di Francia, e dopo un'iniziale diffidenza tra i due nasce una profonda amicizia. Dopo aver individuato il suo talento e le sue potenzialità, Sylvain infatti si offre di allenare l'enfant prodige per portarlo a vincere il campionato nazionale, chance che permetterebbe a Fahim e alla sua famiglia di non venire espulsi dal Paese. Una favola dei nostri giorni ispirata alla vera storia raccontata nel libro autobiografico del dodicenne bengalese richiedente asilo Fahim Mohammad, che, nel 2012, dopo aver vinto i campionati di scacchi juniores, ottenne un permesso di soggiorno temporaneo grazie all'interessamento dell'allora primo ministro François Fillon, che accelerò l'iter burocratico. Permesso che, qualche tempo dopo, si tramutò in regolarizzazione per il campioncino e la sua famiglia.
09 maggio 2019
Bianca Balti indossa una tenda dell'Unhcr a favore dei rifugiati
Si è tenuta oggi a Venezia 'Dress for our time', coinvolgente iniziativa che ha visto la top model Bianca Balti indossare un abito ricavato da una tenda dell'Unhcr con l'obiettivo di sensibilizzare sul dramma vissuto dai rifugiati.
La performance 'Dress for our time' è collegata alla mostra 'Rothko in Lampedusa' |
La performance ha avuto luogo in tre momenti della giornata in tre location (Salute, Piazza San Marco e S. Servolo) ed è stata raccontata da una videoinstallazione che si potrà vedere in occasione della mostra 'Rothko in Lampedusa', che prenderà il via l'11 maggio a Palazzo Querini. L'esposizione presenterà le opere di otto artisti contemporanei che hanno vissuto l'esperienza dell’esilio o affrontato il tema della fuga nel loro percorso artistico e di cinque artisti emergenti, oggi rifugiati. La performance 'Dress for our time' verrà ripresa dal regista David Betteridge e diventerà una videoinstallazione che sarà ospitata all'interno del Padiglione fino alla sua chiusura, fissata il prossimo 24 novembre. Nata da una intuizione di Helen Storey, artista e designer del London College of Fashion della University of the Arts di Londra, l’iniziativa mira a sensibilizzare sulla condizione drammatica vissuta da oltre 68,5 milioni di persone sradicate dalle loro case dalla guerra e dalla violenza. Alla mostra di Unhcr è associata un'iniziativa di raccolta fondi per donare Refugee Housing Units (Rhu), innovativi moduli abitativi di emergenza. L'Unhcr è grato alla Fondazione Only The Brave che ha aderito all'iniziativa e donato 20 moduli abitativo per il Niger.
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12 dicembre 2017
Andrà all'Unicef il ricavato del temporary Privalia Xmas Market
Lo store solidale è ospitato a Palazzo Giureconsulti |
02 maggio 2017
'La Terra Inquieta': i cambiamenti del mondo secondo l'arte
Migrazione, dramma dei rifugiati, trasformazioni sociopolitiche: aperta fino al 20 agosto 2017 alla Triennale di Milano la mostra 'LaTerra Inquieta'.
In esposizione le opere di 65 artisti, provenienti da più di 40 Paesi del mondo, che ricostruiscono l'odissea dei migranti puntando i riflettori sui mutamenti dello scenario globale. La mostra -il cui titolo ricalca quello della raccolta di poesie dello scrittore caraibico Édouard Glissant, che celebra la coesistenza di culture diverse - è curata dall'esperto e critico d'arte Massimiliano Gioni della Fondazione Nicola Trussardi, realtà culturale senza scopo di lucro presieduta da Beatrice Trussardi. Il percorso della mostra si snoda attraverso una serie di nuclei geografici e tematici – il conflitto in Siria, lo stato di emergenza di Lampedusa, la vita nei campi profughi, la figura del nomade e dell'apolide, la migrazione italiana all’inizio del Novecento – a cui si intersecano complesse metafore visive. 'La Terra Inquieta' mette in luce, in particolare, il ruolo dell'artista come testimone di eventi storici e la capacità dell'arte di raccontare cambiamenti sociali e politici. Mentre i media raccontano di guerre e rivoluzioni viste a distanza, molti artisti conoscono e descrivono in prima persona il mondo da cui provengono i migranti. Una concezione dell'arte come reportage lirico, documentario sentimentale, testimonianza viva.
Massimiliano Gioni Beatrice Trussardi |
Le opere di 65 artisti, provenienti da più di 40 Paesi del mondo, sono una testimonianza viva |
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