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26 aprile 2025

Un progetto antispreco: la birra Biova fatta con il pane di Aldi

Aldi Italia ha avviato una collaborazione con Biova Project, startup innovativa con sede a Torino, che si occupa di ridurre gli sprechi alimentari.
Il pane in giacenza di alcuni punti vendita Aldi diventa una birra
ad alta fermentazione che sarà disponibile dal prossimo 7 aprile
Con un progetto di circular economy e upcycling, Biova Project riesce a trasformare il surplus alimentare in prodotti dal nuovo valore. La collaborazione è volta a trasformare il pane in giacenza di alcuni punti vendita Aldi in una birra di alta qualità. In questo modo. Aldi conferma il suo impegno a favore della sostenibilità e dell’innovazione con la presentazione della birra fatta con il pane, disponibile dal 7 aprile, negli oltre 190 punti vendita Aldi al prezzo lancio di 1,99 euro a bottiglia e rappresenta la possibilità di fare una scelta responsabile per tutti quei consumatori che desiderano contribuire alla riduzione dello spreco alimentare e a supportare progetti di upcycling per creare valore.  Per la produzione della birra, Biova Project ha prelevato 300 kg di pane da alcuni punti vendita Aldi selezionati nel territorio piemontese, con anche una riduzione dell'impatto logistico sull'ambiente. Il pane prelevato e impiegato ha permesso di produrre oltre 11.000 bottiglie di birra da 0,33 cl, con un risparmio fino al 30% di malto vergine. La possibilità di utilizzare il surplus alimentare costituisce l’opportunità per Biova di utilizzare meno materie prime (fino al 30% in meno) e ridurre le emissioni di CO2 rispetto a un normale processo produttivo, oltre a consentire anche un risparmio di spesa pubblica per la raccolta dei rifiuti. Realizzata con un metodo ad alta fermentazione, che utilizza il 30% di pane al posto del malto d’orzo, Biova si presenta limpida, con una schiuma bianca e consistente. Al gusto è leggermente fruttata, fresca e ben bilanciata sui luppoli. Il pane dà alla birra un tocco inatteso di gradevole sapidità e rimarca i profumi di crosta di pane e lievito. Nell’insieme, la birra Biova di Aldi ha un gusto rinfrescante.

22 maggio 2024

Nuova vita ai capi Ovs con l'upcycling a cura di Valemour

Gli studenti Naba, Nuova Accademia di Belle Arti
hanno ideato il concept creativo
Torna negli store Ovs la collezione Re-Up che recupera i capi Ovs invenduti dando loro una nuova vita grazie alla personalizzazione realizzata dai giovani di Valemour, il generatore d'impresa della fondazione veronese Più di un Sogno, nato per favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva coltivando la relazione tra imprese profit e non profit. Re-Up, in vendita questo mese in alcuni store Ovs e su ovs.it, propone una selezione di capi, T-shirt e denim per uomo e donna, personalizzati e resi unici grazie alle stampe serigrafiche realizzate a mano dai giovani di Valemour. Il concept che identifica la nuova edizione del progetto è Techwave, dalla fusione di technology (tecnologia) e wave (onda). Ideate da una classe di studenti del campus di Roma del triennio in Fashion Design di Naba, Nuova Accademia di Belle Arti, le creazioni dei giovani di Valemour prendono infatti ispirazione dalle forme e dai colori vivaci dei circuiti tecnologici, combinati con le linee curve e armoniose delle opere d’arte di Kim Tschang, l’artista noto per le gocce d’acqua che caratterizzano la sua produzione artistica. Per realizzare le stampe sono state utilizzate tinture ricavate da scarti tessili, fornite da Officina +39. 

13 marzo 2024

Bioclin collabora con Fondazione Slow Food per la Biodiversità

Negli ultimi anni si è assistito a un'avanzata dell'upcycling, che consiste nel riutilizzare gli oggetti per creare un prodotto di maggiore qualità, reale o percepita che sia.
Materiali organici di scarto vengono
recuperati e utilizzati nelle formule dei cosmetici 

 
La pratica dell'upcycling va a braccetto anche con la bellezza, spaziando dal packaging alle formule. Gli scarti e i sottoprodotti della lavorazione alimentare, come ad esempio frutta avvizzita, fondi di caffè e foglie di ulivo diventano protagonisti dei brand cosmetici. Il packaging design s'incentra proprio su quegli ingredienti che altrove sono considerati scarti, offrendo un'alternativa ai classici marchi di bellezza naturali. Bioclin Laboratorio Dermonaturale, brand di dermocosmesi sostenibile di Istituto Ganassini, ha raccolto la sfida impegnandosi in una proficua collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, organismo operativo di Slow Food per la tutela della biodiversità. Attraverso un supporto diretto al progetto di Slow Food dei Presìdi, Bioclin ha potuto sostenere piccoli produttori valorizzando territori, mestieri e tecniche tradizionali, salvaguardando specie autoctone di ortaggi e frutta. Il sostegno alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus ha permesso di dare avvio – concretamente – a una logica di recupero e riqualificazione di materiali di scarto, utilizzabili in particolare nella linea Bio-Essential Orange, contenente anche Acqua di arance rosse biologiche, proveniente da agricoltura biologica certificata e di origine italiana, e nella linea Bio-Hydra, formulata anche con Acqua di antiche mele dell'Etna dal Presidio Slow Food. Le materie prime, selezionate da scelti fornitori locali appartenenti al circuito Presìdi Slow Food, vengono trattate con una delicata estrazione a base d'acqua per ottenere preparati ricchi di principi attivi e utilizzabili in tutte le formulazioni cosmetiche. Nessun solvente chimico viene utilizzato, a garanzia di un prodotto a basso impatto ambientale.

23 maggio 2023

Ovs lancia il progetto Re-up recuperando dei capi invenduti

I giovani di Valemour rendono unico ogni capo
Sintetizza in pieno l'idea di circolarità il progetto Re-up firmato Ovs, che consiste nel lancio di una prima collezione di T-shirt e denim nata dal recupero di capi Ovs invenduti, personalizzati dai giovani di Valemour, generatore d'impresa della fondazione veronese Più di un Sogno che favorisce l’inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva. Il progetto è nato da un workshop riservato ai designer di Ovs, cui è stato chiesto di sviluppare un progetto che rispondesse ai principi dell'ecodesign. La selezione di capi è stata decorata seguendo la tecnica dripping, ispirata alle opere di Jackson Pollock, ossia schizzi di colore realizzati con la vernice 'Recycrom', brevettata da Officina +39 e ricavata dalla trasformazione di scarti tessili in pigmenti colorati. A rendere ogni capo un pezzo unico sono stati i giovani di Valemour, che nasce per favorire l'inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva coltivando la relazione tra imprese profit e non profit. Spiega Simone Colombo, head of corporate sustainability Ovs: "Re-Up includerà tutti i progetti che realizzeranno l'idea di circolarità nel senso più ampio, sia ambientale che sociale. L'upcycling consiste nel riciclare e ripensare materiali dando maggior valore a un prodotto già esistente. Con questo progetto, grazie alla collaborazione con Valemour, contribuiamo a generare valore anche per la comunità". La collezione di jeans e magliette si può acquistare in una selezione di negozi e su ovs.it.

03 giugno 2022

L'arte del riciclo con la cosmesi e l'arredo: l'impegno di L'Occitane

Lo raccontano le illustrazioni di Gaia Stella
Una fioriera appesa, ma anche un paralume e una cesta porta frutta. E poi il giallo, colore dell'immortelle, il fiore di elicriso che colora la Corsica e porta alla mente i profumi della macchia mediterranea... L'illustratrice e grafica milanese Gaia Stella presta a L'Occitane en Provence il suo tratto distintivo, in esclusiva per il Salone del Mobile, per narrare uno dei tanti impegni del brand cosmetico: l'upcycling, l'arte del riciclo. Oggi, ogni azienda responsabile deve fare il possibile per ridurre gli sprechi e limitare l'impatto ambientale e L'Occitane, da molti anni, si concentra su diversi modi per ridurre, riutilizzare e riciclare. Un modo per farlo è essere ecologicamente innovativi: L'Occitane crede che sia possibile dar nuova vita ai rifiuti riciclandoli e riutilizzandoli in modo creativo. Ecco allora spiegato il vaso di fiori, che può essere al contempo paralume e porta frutta. I quattro negozi milanesi del brand (via Dante, corso Buenos Aires, corso Vercelli e via Solferino) durante la Milano Design Week presenteranno in vetrina la grafica che racconta come arredo, cosmesi e sostenibilità possano coesistere e come stia a noi condividere quest'impegno. Dall'immaginario colorato e geometrico, Stella è pluripremiata autrice e illustratrice di libri illustrati e di storie per editori italiani e internazionali. 

12 aprile 2021

Si scopre il bello del vintage con le latte Pastiglie Leone e Offfi

Le creazioni floreali prendono il posto delle caramelle
Per celebrare la Giornata della Terra, ricorrenza che cade il 22 aprile dedicata alla salvaguardia del nostro pianeta, Pastiglie Leone incontra lo stile raffinato e senza tempo di Offfi, celebre showroom di fiori e piante nel cuore del quartiere Isola a Milano, per dare nuova vita alle iconiche latte che si trasformano in romantiche composizioni floreali protagoniste delle vetrine del negozio. La creatività del flower designer Mario Nobile incontra la dolcezza senza tempo dell'universo Leone per sensibilizzare il pubblico milanese sul tema dell’upcycling, invitando a vedere il bello anche in qualcosa di vintage. Le creazioni floreali prendono dunque il posto delle caramelle, celebrando l’incontro tra due realtà molto diverse tra loro, ma accomunate da un approccio fortemente improntato all’artigianalità, all’originalità e alla sostenibilità. Dal 22 aprile sarà possibile scoprire e acquistare queste speciali composizioni presso il negozio di Offfi, in via Carmagnola 8. Inoltre, nel rispetto del pianeta, chiunque sarà invitato a riutilizzare le latte come vasi per fiori freschi o come barattoli per caramelle acquistabili sull'ecommerce di Pastiglie Leone.

12 aprile 2019

Cosnova guarda al design sostenibile con Trash2Treasure

Dal 9 al 14 aprile, nel Lambrate Design District, distretto della Milano Design Week, viene presentata Trash2Treasurepiattaforma di upcycling online per creativi e aziende interessati al design.
Da materiali di scarto nascono
oggetti di design 
Con un'idea innovativa si può creare qualcosa di nuovo perfino dai rifiuti, dalle eccedenze di prodotti industriali o dagli imballaggi.
Già online, la nuova piattaforma offre alle menti creative, ai designer, alle ditte e ai fornitori l'ambiente ideale per condividere, realizzare sfide di design e creare oggetti di design sostenibili, partendo da materiali qualitativamente pregiati che di solito vengono trattati come rifiuti. I primi promettenti risultati dell’iniziativa sono già disponibili: nell'ambito di un workshop organizzato da Cosnova, gruppo cosmetico tedesco, in collaborazione con i designer berlinesi di llot llov è stato sviluppato un nuovo materiale prodotto da flaconi di smalto per unghie frantumati, non più recuperabili, e una speciale miscela di marmo incluso residui di colore dispersi. Il 'glacier' è un materiale costituito per la maggior parte da vetro. Con questo materiale sono stati finora realizzati un tavolo e una lampada, presentati per la prima volta alla fiera internazionale del design 'Maison & Objet' a Parigi. La piattaforma Trash2Treasure intende modificare la percezione dei materiali come rifiuti e mostrarne il valore quale base per oggetti di design insoliti. Le ditte che dispongono di eccedenze di materiali si potranno mettere contatto con designer per creare nuovi oggetti artistici a partire da materiali di scarto.

21 febbraio 2019

The next green talents, il futuro della moda è sostenibile

Arrivano da tutto il mondo i sette brand selezionati
Vogue Italia e Yoox presentano The next green talents, seconda edizione dedicata al tema della sostenibilità, e nona del progetto ideato nel 2011 da Franca Sozzani e Federico Marchetti. Nata per sostenere i talenti di nuova generazione, l'iniziativa è aperta al pubblico oggi e domani a Palazzo Morando, in via Sant'Andrea 6 a Milano. L'obiettivo è aumentare la consapevolezza sul tema della sostenibilità nella moda, promuovendo un approccio responsabile verso la produzione e il consumo, valori su cui si fonda Yooxygen, l'area di Yoox dedicata alla moda responsabile, e condivisi da Vogue Italia.
Arrivano da tutto il mondo i sette brand selezionati: Bethany Williams (UK), Cora Bellotto (Italia) e Renata Buzzo (Brasile) con i brand omonimi, Elliot Atkinson, Suzanne Elvi, Veronika Kant, William Lundgren ovvero Bite Studios (UK), Ksenia e Anton Schnaider di Ksenia Schnaider (Ucraina), Gabriela Luna e Corina del Pinal di Luna Del Pinal (Guatemala), Mozhdeh Matin di Mozh Mozh (Perù).
Il progetto porta la firma di Vogue Italia e Yoox
Novità dell'edizione 2019 è la creazione, da parte di ogni brand, di un capo unico realizzato attraverso l'upcycling, che consiste nel creare qualcosa di nuovo e di qualità, riutilizzando e trasformando qualcosa che già esiste. Questo è l'invito e la sfida che Vogue Italia e Yoox hanno rivolto ai designer selezionati per la seconda edizione di The Next Green Talents: partendo da giacche, camicie, pantaloni e maglioni che hanno prima disfatto e poi riassemblato in maniera nuova e inattesa, i sette brand hanno dato vita a capi unici e dal sapore artigianale, in esclusiva per Yoox.