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27 ottobre 2020

Che favola 'Arte di Scarto', la mostra sulla cultura del riuso

La mostra Arte di Scarto, organizzata da Road to green 2020, in collaborazione con Asa, con il finanziamento della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Tivoli, che propone le opere inedite dell’artista Elektra Nicotra, è visitabile online al link https://roadtogreen2020.com. Virtuali anche i laboratori creativi per bambini collegati al progetto, tenuti da Michela Monaco, psicologa e designer dei bijoux eco friendly Sbottonando realizzati partendo da prodotti di scarto. Fino al 30 ottobre, tutti i pomeriggi alle ore 17.30, sui canali social di Road to green 2020, è possibile creare nuovi manufatti riutilizzando oggetti che hanno esaurito la loro utilità primaria, oggetti di scarto che saranno così recuperati per diventare qualcosa di nuovo e bellissimo. Ogni laboratorio è dedicato a un materiale di scarto da reinventare insieme ad altri e ad una parola nuova da imparare: 'Riutilizziamo', 'Recuperiamo', 'Ricicliamo', 'Riscopriamo', 'Sperimentiamo'. L'obiettivo di Arte di Scarto, pensata per i bambini e i ragazzi, ma d'interesse anche per gli adulti, è promuovere la cultura del riuso e del rispetto ambientale. Una sorta di cammino onirico in un mondo sospeso, fatto di creature fiabesche e materiali di scarto che in queste opere vivono una seconda vita. Come in un libro di fiabe, la mostra racconta la favola del riciclo, e le straordinarie imprese che possono essere realizzate grazie al recupero dei rifiuti. Dalla Bella addormentata nel bosco, a Cenerentola, fino a Tarzan e l’Omino di Latta, Arte di Scarto offre una rilettura delle fiabe più amate in chiave di riuso e riciclo, in cui i personaggi dell’immaginario fiabesco ci mostrano l’importanza di rispettare l'ambiente e preservarne le risorse. Per ogni opera, è indicato anche il rifiuto protagonista, con la sua presentazione. All'esposizione, inoltre, è collegata la riffa di beneficenza di Road to green 2020, con estrazione prevista venerdì 20 novembre, alle ore 12, in diretta su Facebook, per tentare di aggiudicarsi un quadro a scelta della collezione. L'intero ricavato sarà utilizzato per sostenere campagne di sensibilizzazione ed educazione alla sostenibilità ambientale.

12 aprile 2019

Cosnova guarda al design sostenibile con Trash2Treasure

Dal 9 al 14 aprile, nel Lambrate Design District, distretto della Milano Design Week, viene presentata Trash2Treasurepiattaforma di upcycling online per creativi e aziende interessati al design.
Da materiali di scarto nascono
oggetti di design 
Con un'idea innovativa si può creare qualcosa di nuovo perfino dai rifiuti, dalle eccedenze di prodotti industriali o dagli imballaggi.
Già online, la nuova piattaforma offre alle menti creative, ai designer, alle ditte e ai fornitori l'ambiente ideale per condividere, realizzare sfide di design e creare oggetti di design sostenibili, partendo da materiali qualitativamente pregiati che di solito vengono trattati come rifiuti. I primi promettenti risultati dell’iniziativa sono già disponibili: nell'ambito di un workshop organizzato da Cosnova, gruppo cosmetico tedesco, in collaborazione con i designer berlinesi di llot llov è stato sviluppato un nuovo materiale prodotto da flaconi di smalto per unghie frantumati, non più recuperabili, e una speciale miscela di marmo incluso residui di colore dispersi. Il 'glacier' è un materiale costituito per la maggior parte da vetro. Con questo materiale sono stati finora realizzati un tavolo e una lampada, presentati per la prima volta alla fiera internazionale del design 'Maison & Objet' a Parigi. La piattaforma Trash2Treasure intende modificare la percezione dei materiali come rifiuti e mostrarne il valore quale base per oggetti di design insoliti. Le ditte che dispongono di eccedenze di materiali si potranno mettere contatto con designer per creare nuovi oggetti artistici a partire da materiali di scarto.

04 settembre 2014

Natura e pezzi d'arredo storici da Caruso Porta Romana 131


Il nuovo design del salone Caruso
Elementi antichi di riciclo e natura. Punta su questo sorprendente accostamento il design del salone di hair styling milanese Caruso Porta Romana 131 che si sviluppa sulle fondamenta di un ex convento su una superficie di 72 metri quadrati, contando sei postazioni per taglio e piega, una per il make up e tre per il lavaggio. Di recente inaugurazione, il salone ideato dal titolale Dario Caruso e dall’architetto Giorgia Menozzi intende offrire una nuova esperienza sensoriale e rilassante a pochi passi dal centro della città. Ogni dettaglio è un pezzo di storia: i grandi specchi che sormontano le postazioni di taglio provengono dall’Indonesia e sono costituiti da frammenti di teak riciclato, visibili anche nel quadro-scultura composto da decine di tasselli di legno incastrati a mosaico; le lampade in ottone a pantografo con cappello smaltato provengono da arredamenti navali risalenti agli anni Trenta; un’antica cassapanca blu, originaria cassa da trasporto di fine Settecento, domina la vetrina. La stessa insegna del salone è stata composta sul pannello di una vecchia porta rinvenuta da un rigattiere. Dal quale provengono anche il tavolo da falegname di fine Ottocento e la specchiera ricavata da un antico serramento di un palazzo nobiliare. Ogni postazione taglio è dotata di poggiapiedi e tavolino in ferro non trattato proveniente da scarti di un laboratorio di carpenteria metallica in Sicilia. Le poltrone sono rivestite in ecopelle, mentre la struttura è in metallo riciclato. Frammenti di scarto della lavorazione del legno sono stati pressati e riutilizzati per dar vita al bancone della cassa e la zona dei trattamenti haircare nella zona lavaggio. Nell’area espositiva all’ingresso del salone si può scegliere tra una vasta gamma di prodotti Aveda in base alle proprie esigenze.

17 giugno 2014

Lo scarto sinonimo d'arte in 'Double Vision | Doppia Visione'

Qui e in alto, due opere di Giuseppe Mastromatteo
Da domani sera al 18 luglio alla Galleria dell'Institut français Milano è visibile 'Double Vision | Doppia Visione'. In mostra le opere di Alex Angi e Giuseppe Mastromatteo. Il tema del doppio si riferisce in questo particolare contesto alla singola visione dell’arte per ciascuno dei due artisti. La visione di Angi, nato a Cannes, unico esponente francese del famoso Cracking Art Group, è quella della rigenerazione dell'arte con scarti industriali della lavorazione della plastica. Mastromatteo per il suo recente lavoro Homogenic - fotografico solo in apparenza - riconosce negli scatti scartati della sua prima serie 'Indepensense' l’occasione che avrebbe potuto avere l’umano ritratto di essere esposto nelle mostre internazionali. Come per Angi, lo scarto diventa opera nella visione dell’autore, che in questo caso ha scelto come denominatore costante gli stessi occhi (idealmente, quelli dell’artista). Il movimento Cracking Art Group per l’occasione ha realizzato una particolare installazione esposta all’aperto. La mostra è realizzata in collaborazione con la galleria d’arte contemporanea Fabbrica Eos.
Institut français Milano, Corso Magenta 63, da martedì a venerdì dalle 15 alle 19.30, ingresso libero