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Obiettivo del progetto, giunto alla terza edizione, è sensibilizzare i giovani sulla corretta alimentazione, sui rischi dell'obesità e le malattie collegate |
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01 marzo 2024
Il progetto Lovvati prosegue nelle scuole di 13 province italiane
In occasione della Giornata mondiale dell'obesità, Bnp Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia e l’associazione Fare x Bene annunciano la terza edizione di Lovvati, il progetto di sensibilizzazione ed educazione alimentare rivolto a studenti di scuole elementari e medie. L'obesità infantile è, infatti, sempre più allarmante.
Nel nostro Paese, quasi la metà dei bambini tra i 5 e i 9 anni (42%) è obeso o in sovrappeso, uno dei dati peggiori in UE (la media è del 29,5%). La situazione non migliora particolarmente tra bambini e ragazzi di 10-19 anni (31,2%, la media Ue è il 24,9%), che in molti casi (6 su 10) non mangiano ogni giorno né frutta né verdura, non praticano abbastanza sport (95%) e utilizzano i device digitali almeno due ore al giorno (70%). In altre parole, circa 1 bambino su 3 è sovrappeso o obeso. Sensibilizzare i giovani sulla corretta alimentazione, sui rischi dell'obesità e le malattie collegate è l'obiettivo di Lovvati, partito nel 2021 nelle città di Milano, Roma, Napoli e Palermo, e che nelle sue due prime edizioni ha riscosso un grande successo in termini di partecipazione, tanto da crescere esponenzialmente e approdare in 15 province di 8 diverse regioni italiane, coinvolgendo 61 scuole, per un totale di oltre 6.800 studenti, 834 insegnanti e più di 21.000 famigliari. Forte di questi risultati il progetto lancia la sua terza edizione che raggiungerà, nel corso dell’anno, alcuni istituti delle province di Piacenza, Rimini, Latina, Ancona, Taranto, Alessandria, Milano, Roma, Monza Brianza, Reggio Calabria, Bergamo, Napoli, Falconara Marittima, Palermo. Oltre ai consueti workshop di 8 ore, tenuti da psicologi, nutrizionisti, esperti digital e docenti di motoria, su temi come l'autoaccettazione, l'alimentazione sana, l'uso consapevole del digitale e l'attività fisica, tra le novità del programma c’è l'introduzione di due ore di laboratori dedicati alla creazione di materiali informativi, come volantini e poster, fatti dagli studenti delle classi partecipanti.
07 aprile 2022
'Lovvati', la campagna nelle scuole per una sana alimentazione
In occasione della Giornata mondiale della salute, che ricorre oggi, Fare x Bene e Bnp Paribas Cardif lanciano 'Lovvati', un progetto di sensibilizzazione, prevenzione ed educazione al rispetto di una sana alimentazione e di un corretto stile di vita dedicato agli alunni e alunne di quarta e quinta elementare e prima e seconda media delle scuole di diverse città italiane. Le statistiche di questi ultimi anni del Ministero della Salute parlano di un rapporto con il cibo e il sovrappeso come vera emergenza nel nostro Paese che riguarda una percentuale di bambini e ragazzi pari al 21,3%. Con 'Lovvati', l'associazione Fare x Bene e Bnp Paribas Cardif intendono sensibilizzare sia i bambini e i ragazzi sia gli adulti di riferimento (docenti, famiglie e personale Ata) sui quattro passi fondamentali per il proprio e altrui 'ben-essere': l’accettazione di sé, il rispetto e lo stare bene con gli altri e con l’ambiente che ci circonda (fisico e online), la sana e corretta alimentazione e il benessere fisico. Diffondere la cultura della prevenzione dei rischi associati al sovrappeso e all'obesità è un importante obiettivo per Bnp Paribas Cardif. È in quest'ottica che si inserisce l'iniziativa, che prevede una serie di incontri in plenaria - con più classi contemporaneamente - e nelle singole classi con esperti di Fare x Bene: psicologi, nutrizionisti, esperti di social e digital, docenti di motoria. Le scuole coinvolte riceveranno, inoltre, dei kit per lavorare in classe con i docenti, che contribuiranno a loro volta a creare materiali didattici di supporto, nonché attività pratiche per portare in famiglia le buone prassi apprese. Previsti, inoltre, anche incontri con gli adulti di riferimento, genitori e docenti e personale Ata. Il progetto sarà realizzato nelle scuole di molte città italiane, tra cui Milano, Roma, Napoli e Palermo, e rientra nel novero dei progetti con l’egida dell'Ufficio Scolastico della Lombardia.
06 novembre 2019
Un'indagine evidenzia l'evoluzione della famiglia in tre decenni
Com'è cambiata la famiglia?
La ricerca è stata commissionata da Bnp Paribas Cardif all'istituto Eumetra MR |
Il numero medio dei componenti è di circa tre persone e, per quanto riguarda i figli, ben quattro nuclei su dieci non ne ha e il 26% ne ha solo uno. È una famiglia diversa e che segue l’evoluzione della società, come conferma l’Istat: sono aumentati sensibilmente i single (8,4 milioni, +110%), i matrimoni sono crollati del -40,5% (191mila) a favore della convivenza e sono aumentati significativamente i divorzi (+230%). Nonostante questa trasformazione, dalla ricerca di Bnp Paribas Cardif emerge che la famiglia di oggi si definisce tradizionale (per il 37%), ma anche un porto sicuro (31%), moderna e aperta (26%). Ma il dato più sorprendente è che oltre sette famiglie su dieci (71%) si sentono più felici e serene rispetto a 30 anni fa, grazie soprattutto alla maggiore stabilità economica. Famiglie non solo felici, ma che vivono le relazioni, sia familiari sia sociali, in modo più semplice rispetto al passato. Quali attività amano fare assieme? Al primo posto troviamo il chiacchierare (58%), seguito da guardare i film e serie tv comodamente a casa (56%) o andare fuori a cena (55%). Per quanto riguarda il tempo dedicato a sé stessi (oltre al lavoro e alla famiglia), in media si dedicano circa due ore alla settimana, ma se per il 50% questo tempo è sufficiente, il 48% ne vorrebbe di più.
12 aprile 2019
Il ritratto della Generazione Z nell'indagine di Bnp Paribas Cardif
Sempre più connessi, multi-social e senza confini. Ma con valori e vita vera offline: è quanto emerge da 'Generazione Z: un futuro che guarda al passato', 'indagine sui giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni (pari all'11% degli italiani) realizzata da AstraRicerche per la compagnia assicurativa Bnp Paribas Cardif. L'indagine fotografa una generazione non mossa da logiche legate all'apparenza e del virtuale, anzi. Sono i valori autentici a contare veramente, quelli della famiglia e delle amicizie che, sorprendentemente, non sono quelle digitali, indicate solo dal 26%.
Gli influencer per i Centennial contano poco
Gli amici veri sono le persone che si frequentano durante il tempo libero (74%), i compagni di scuola o i colleghi di lavoro (58%) e solo in misura minore le persone conosciute sui social e poi frequentate nella vita reale (37%).
L'indagine sui Centennial è stata realizzata da AstraRicerche |
Non hanno una ricetta per la felicità (quasi il 60% si dichiara felice, soprattutto gli uomini), ma per loro è molto importante stare bene con se stessi (84%) e fisicamente (82%), e avere il supporto della famiglia (80%). La fama, il successo, l'essere leader o influencer contano davvero pochissimo. A conferma di questo dato, tra le priorità dei Centellian (altro termine per definire gli esponenti della Generazione Z) risultano la famiglia (per il 56%), l'amore (47%) e la salute (42%), meno la scuola e il lavoro. I loro veri modelli di riferimento sono quelli tradizionali, come i genitori (55%) e gli amici (44%), mentre tra gli estranei, i personaggi dello spettacolo (35%) e gli sportivi (30%) superano di gran lunga i nuovi potenziali punti di riferimento come chef (19%), blogger (21%) e influencer (23%).
Ambiente e diversità nel cuore
Una generazione attenta all'ambiente e aperta alla diversità, valori acquisiti che fanno parte del quotidiano, del loro modo di essere, di pensare e vivere. Pongono una grande attenzione verso la raccolta differenziata (66%) e sono attenti agli sprechi (60%), anche se mancano un po' sul fronte della proattività, come nell'attività di volontariato (la pratica solo il 25%). Una generazione attiva (solo il 9% né studia né lavora) che si trova a essere più esposta a fenomeni sociali come il bullismo, con oltre la metà che afferma di aver subito a scuola o sul lavoro discriminazioni, in particolare per la propria salute e forma fisica (soprattutto le donne). Anche la loro vita social li porta alcune volte a commettere errori, con il 47% che dichiara di aver pubblicato contenuti online di cui si è poi pentito o di aver avuto esperienza diretta o indiretta di cyberbullismo (oltre il 40%). Tuttavia sono poco consapevoli e interessati alla reputazione digitale e hanno una debole percezione della serietà del tema.
Assicurazione per la digital reputation, questa (semi)sconosciuta
La ricerca ha indagato anche il rapporto della Generazione Z con le assicurazioni. In generale ben il 65% dei giovanissimi ne possiede almeno una stipulata da loro o dai propri genitori; più gettonate quelle legate alla mobilità (31%), alle polizze vita (19%) e alla casa (19%). Alta anche la percentuale di chi copre il proprio viaggio con un'assicurazione (69%) tra salute, volo, valigia o viaggio stesso. Sulle polizze per coprire i device da eventuali danni o furti, questa generazione dichiara di conoscerne l'esistenza (81%), con il 21% che già la possiede. Ma nonostante la rete possa essere un terreno rischioso a livello reputazionale, più della metà non conosce le assicurazioni legate alla digital reputation (55%) o, pur conoscendole, dichiara di non esserne interessato (23%).
Mai senza lo smartphone
In merito all’universo digitale i dati emersi confermano il pensiero diffuso, con gli smartphone che trionfano tra i device più utilizzati (93%) e irrinunciabili (87%), anche se non vengono sostituiti così di frequente, considerando che il 46% lo cambia solo se necessario. Unica vera alternativa allo smartphone è il laptop (per il 75%). Tra le app maggiormente utilizzate svettano quelle per vedere video (76%), ascoltare musica (67%) e fare acquisti (63%). WhatsApp, in assoluto (89%), e Instagram (82%) sono, come previsto, i social più utilizzati e irrinunciabili, con Facebook che si ferma al 72% e Tik Tok che raggiunge il 10%. A sorpresa, pur essendo nativi digitali e multisocial, solo meno di un terzo è molto attivo con contenuti nuovi o personali e meno di uno su cinque si definisce creatore di contenuti originali. Comunicano prevalentemente con le immagini (il 60% interagisce attraverso foto) che superano di gran lunga i video (6%). Nel tempo libero ascoltare musica è la prima grande passione dei giovanissimi (78%), che amano viverla anche in maniera esperienziale preferendo i concerti alla discoteca (solo il 31%). Seguono le serie e i film visti in tv o tramite altri devices (74%), e il tempo trascorso con gli amici, sia uscendo con loro (65%) sia chattando a distanza (65%). Il cinema resta un piacevole passatempo (49%), così come leggere un buon libro (45%).
Acquisti: l'esperienza è ancora importante
Acquisti: l'esperienza è ancora importante
A sorpresa, i Centennial preferiscono gli acquisti nei negozi fisici |
In termini di consumi, a sorpresa i negozi fisici vincono sugli acquisti online (40% contro 34%), confermando l’importanza del fattore esperienziale. Ma in questo caso il genere conta, poiché le donne preferiscono in assoluto il negozio mentre gli uomini l'online. Si acquistano più beni fisici (79%) che servizi (54%). Per gli acquisti si fanno consigliare da amici e familiari, non dagli influencer della rete. Curiosi di conoscere il mondo, viaggiare è per loro un'esperienza diffusa (per il 46%), mentre sul fronte mobilità, i giovani si spostano prevalentemente in auto (51%), a piedi (50%) e con i mezzi pubblici (37%), ma il mobility sharing è per il momento una realtà cui sono poco interessati.
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13 novembre 2018
Salute e benessere nell'era digitale, la ricerca di BNP Paribas Cardif
'Salute 4.0: curarsi nell'era digitale, generazioni a confronto' è il titolo della nuova ricerca presentata dalla compagnia assicurativa BNP Paribas Cardif e realizzata dall'istituto di ricerca Eumetra MR. La ricerca - inserita in un filone di indagini volte ad analizzare i trend dei consumatori per mettere a punto una strategia di benessere per le famiglie - ha analizzato la percezione degli italiani sul fronte della salute e del benessere.
L'indagine è stata condotta da Eumetra MR per la compagnia assicurativa |
Focus anche sull'ipocondria, la spesa per la salute, le fake news, la privacy e la sicurezza, l'impatto della innovazione tecnologica e l'importanza del settore assicurativo privato per tutelare le famiglie. dalla ricerca si evince che nei decenni molto è cambiato nel modo di curarsi, in virtù della tecnologia: se fino a pochi decenni fa il rapporto medico-paziente era diretto, oggi alla presenza dei primi sintomi di una malattia il web è diventato un riferimento per tutte le generazioni, dai nativi digitali alle persone di età matura. Se l'età era un fattore importante per 'sentirsi in forma', oggi sembra che lo stato di benessere percepito non dipenda solo dall'anno di nascita, anzi. Ma come si sentono gli italiani? Gli intervistati si dichiarano in ottima salute (42%), soprattutto la Generazione Z, ma non in perfetta forma (30%), e questo indipendentemente dall'età.
18 aprile 2018
Gli over 65 progettano il futuro: la ricerca di Bnp Paribas Cardif
Amano la tecnologia e la utilizzano, si sentono dinamici, fanno progetti per il futuro. E' quanto emerge dall'indagine 'Over 65: una vita a colori' realizzata da Astra Ricerche per conto di Bnp Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia.
Lo studio, che ha coinvolto 700 persone 65-85enni, ha inteso analizzare come vivono la loro 'nuova età' nel terzo millennio i baby boomer e come hanno modificato il loro stile di vita e le loro abitudini in diversi ambiti, dalla salute al rapporto con la tecnologia, dalla famiglia alla vita sociale, allo svago. Gli over 65, che sono circa 13,6 milioni, pari al 22,6% dell'attuale popolazione, si definiscono dinamici e attivi e, oltre alle faccende domestiche e alla cura della casa, non rinunciano a viaggiare (54,2%), prendersi cura di sé (49,1%), praticare attività ludico-sportive (45,7%) o culturali (43,4%). Hanno forti valori e ideali (56,2%) e uno sguardo orientato al futuro, più che al passato. Si reputano curiosi (47,8%), ottimisti (44,1%), capaci di invecchiare serenamente (60,8%) e alcuni sono desiderosi di fare nuove esperienze (29,6%). Se la maggior parte si augura in futuro di poter fare le stesse attività di oggi, il 35,2% auspica di farle con maggiore serenità e il 4,5% addirittura di ampliarle nei prossimi cinque anni, prevedendo più viaggi (+13,7 p.p. al 67,9%), più attività ludico-sportive (+4,9 p.p.) e culturali (+6,4 p.p.). In sintesi, è la prima generazione di questa fascia d'età che progetta concretamente un futuro. Non mancano, però, gli aspetti critici, come il basso livello di felicità e il sentirsi poco ammirati, la possibilità che loro condizione di salute possa peggiorare, oltre che considerarsi un peso per le casse dello Stato (ma non per le famiglie).
Come sottolinea Isabella Fumagalli, amministratore delegato di Bnp Paribas Cardif in Italia, "nel settore assicurativo, la longevità, il miglior stato di salute, la dimestichezza a usare la tecnologia da parte dei senior hanno cambiato il paradigma di consumo e di offerta. Si sono creati nuovi modelli di prodotto e di servizio, fino a qualche anno fa impensabili, che coniugano gli obiettivi di business con il ruolo sociale su cui si basa l’assicurazione. Oggi possiamo, ad esempio, sviluppare soluzioni innovative e sostenibili dedicate agli over 65 nel campo della mobilità, dei viaggi, della salute, della smart home, semplicemente attraverso un'app". Una maggiore dinamicità comporta un maggiore rischio per la propria incolumità. Quali sono le principali paure? Ai primi posti rientrano la paura di cadere in casa, causandosi fratture o altri danni rilevanti (per il 50,2%) e l'insorgere di piccoli acciacchi che impedirebbero di frequentare un corso o un programma a cui ci è iscritti (47%). Altri timori: subire furti o aggressioni nella propria abitazione (42,9%) o avere un imprevisto che fa annullare o interrompere un viaggio (35,8%).
Astra Ricerche ha realizzato l'indagine per il gruppo assicurativo |
In Italia gli over 65 sono 13,6 milioni (22,6% della popolazione) |
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