Visualizzazione post con etichetta Frida Kahlo. Mostra tutti i post
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01 febbraio 2021

Prorogata fino al 5 maggio la mostra 'Frida Kahlo. Il caos dentro'

Si può visitare fino al 5 maggio 2021 alla Fabbrica del Vapore di Milano la mostra 'Frida Kahlo. Il caos dentro' varata lo scorso ottobre.
La mostra è prodotta da Navigare con il Comune di Milano
Un percorso sensoriale  tecnologico e spettacolare che immerge il visitatore nella vita della grande artista messicana, esplorandone la dimensione artistica, umana, spirituale. Prodotta da Navigare con il Comune di Milano, con la collaborazione del Consolato del Messico di Milano, della Camera di Commercio Italiana in Messico, della Fondazione Leo Matiz, del Banco del Messico, della Galleria messicana Oscar Roman, del Detroit Institute of Arts e del Museo Estudio Diego Rivera y Frida Kahlo, la mostra è curata da Antonio Arèvalo, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita e Maria Rosso e rappresenta una occasione unica per entrare negli ambienti dove la pittrice visse, per capire, attraverso i suoi scritti e la riproduzione delle sue opere, la sua poetica e il fondamentale rapporto con Diego Rivera, per vivere, attraverso i suoi abiti e i suoi oggetti, la sua quotidianità e gli elementi della cultura popolare tanto cari all'artista. Dopo una spettacolare sezione multimediale con immagini animate e un'avvincente cronistoria raccontata attraverso le date che hanno segnato le vicende personali e artistiche della pittrice, la mostra entra nel vivo con la riproduzione minuziosa dei tre ambienti più vissuti da Frida a Casa Azul, la celebre magione messicana costruita in stile francese da Guillermo Kahlo nel 1904 e meta di turisti da tutto il mondo: la camera da letto, lo studio realizzato nel 1946 al secondo piano e il giardino.
La mostra è stata prorogata fino al 5 maggio 2021
Segue la sezione I colori dell’anima, curata da Alejandra Matiz, direttrice della Fondazione Leo Matiz di Bogotà, con i magnifici ritratti fotografici di Frida realizzati dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza (1917-1988). Matiz, considerato uno dei più grandi fotografi del Novecento, immortala Frida in spazi di quotidianità: il quartiere, la casa e il giardino, lo studio. Al piano superiore la mostra prosegue con una sezione dedicata a Diego Rivera: qui troviamo proiettate le lettere più evocative che Frida scrisse al marito. E una stanza dedicata alla cultura e all'arte popolare in Messico, che tanta influenza ebbero sulla vita di Frida, trattate su pannelli grafici dove se ne raccontano le origini, l'iconografia, gli elementi dell'artigianato: gioielli, ceramiche, giocattoli.

03 maggio 2018

Una Frida Kahlo 'barocca' nelle reinterpretazioni di Kokokid

Frida Kahlo è uno dei soggetti prediletti di Kokokid, al secolo Massimo Malpezzi, che nelle sue opere pop-art si diverte a rappresentarla con vesti e colori sempre nuovi. A ispirare Kokokid è soprattutto il lato umano dell'artista messicana, con la sua storia personale costellata da dolore e sofferenza. La scelta di reinterpretare i suoi ritratti è, dunque, un omaggio a una personalità tormentata ma piena di passione, audacia e, nonostante tutto, amore per la vita. "Ho iniziato a dipingerla con la mia personale tecnica materica - spiega Kokokid - in tempi non sospetti, in occasione della prima mostra allestita a Palazzo Ducale di Genova. È stata una folgorazione: quel viso ipnotico mi sembrava perfetto per essere contornato dalle mie materie plastiche, brillantini, bottoni antichi. Così nasce una Frida che potremmo definire 'barocca': molto più europea e dalle vesti quasi medioevali, nobili". L'accentuazione cromatica, tipica dello stile di Malpezzi, combinata a texture e geometrie quasi ipnotiche, dà origine a opere accattivanti, caratterizzate anche dalla precisione del tratto. La serie 'Frida' di Kokokid, è composta da esemplari unici; copie singole, di vari formati e dimensioni, esposte nel suo atelier milanese Cromosoma 21, in via privata Liutprando 9.

31 gennaio 2018

Apre domani al Mudec la mostra 'Frida Kahlo. Oltre il mito'

Si potrà ammirare da domani al prossimo 3 giugno, al Mudec di Milano, la mostra 'Frida Kahlo. Oltre il mito'. In esposizione, lungo un percorso che si snoda nelle quattro sezioni 'Donna', 'Terra', 'Politica' e 'Dolore', 70 dipinti (ma sono ben 318 le opere, se si contano anche disegni e foto) della grande pittrice messicana.
Diego Sileo, curatore della retrospettiva che ha richiesto cinque anni di studi
Promossa dal Comune di Milano e da 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, la retrospettiva ha avuto una lunga gestazione: come spiega il curatore Diego Sileo, ha infatti richiesto ben cinque anni di studi e ricerche, al fine di offrire al pubblico una nuova chiave di lettura dell'artista, in grado di superare il mito e le mode: "Fino a oggi la maggior parte delle mostre su Frida Kahlo si sono limitate ad analizzare, con una certa morbosità, i suoi oscuri traumi familiari, la sua tormentata relazione con Diego Rivera, il suo desiderio frustrato di essere madre, e la sua tragica lotta contro la malattia. Nel migliore dei casi la sua pittura è stata interpretata come un semplice riflesso delle sue vicissitudini personali o, nell'ambito di una sorta di psicoanalisi amatoriale, come un sintomo dei suoi conflitti e disequilibri interni. L'opera si è vista quindi radicalmente rimpiazzata dalla vita e l'artista irrimediabilmente ingoiata dal mito".
La mostra intende offrire una nuova chiave di lettura dell'artista messicana
Le opere esposte al Mudec provengono dal Museo 'Dolores Olmedo' di Città del Messico e dalla 'Jacques and Natasha Gelman Collection', le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, insieme a prestiti di diversi musei internazionali che permetteranno di ammirare alcuni dei capolavori dell’artista messicana mai visti in Italia. La mostra su Frida Kahlo s'intreccia al percorso dedicato a 'Il sogno degli antenati. L'archeologia del Messico nell'immaginario di Frida Kahlo', visitabile gratuitamente: oggetti archeologici ed etnografici di area mesoamericana, provenienti dalla collezione permanente del Mudec, mostrano come il mondo indigeno e il passato precolombiano abbiano influenzato la pratica artistica della pittrice. 
Info: Mudec.it.

11 marzo 2014

BioNike sponsor della mostra romana sul ‘mito Frida Kahlo’

Uno scatto di Nickolas Muray
Mira a celebrare il connubio bellezza e arte la sponsorizzazione da parte di BioNike, marchio di dermocosmesi d’eccellenza da 50 anni in farmacia, della mostra su Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale, in calendario a Roma dal 20 marzo al 31 agosto. In esposizione una selezione di circa 130 opere tra dipinti e disegni della pittrice messicana e della sua evoluzione artistica, dagli esordi caratterizzati dalla Nuova Oggettività e dal Realismo magico alla riproposizione dell’arte folklorica e ancestrale, dai riflessi del realismo americano degli anni Venti e Trenta (Hopper, Sheeler, O’Keefe) alle componenti ideologico-politiche ispirate dal muralismo messicano (Rivera, Orozco). In mostra anche i celebri autoritratti della pittrice, che ebbe il coraggio di rappresentarsi con i suoi difetti fisici, i più gravi dei quali conseguenti al terribile incidente di cui rimase vittima all’età di 17 anni. Completa il progetto, curato da Helga Prignitz-Poda, una selezione dei ritratti fotografici dell’artista realizzati da Nickolas Muray negli anni Quaranta.