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02 gennaio 2025

Al Museo di Storia Naturale la mostra 'Grande come un virus'

Un viaggio negli aspetti più sconosciuti e affascinanti delle particelle virali per scoprire che i virus non sono nemici da sconfiggere, ma entità con un ruolo evolutivo.
Aperta dal 3 dicembre, l'esposizione è promossa da Ibf-Cnr e Ied
Dallo scorso 3 dicembre fino al 7 febbraio 2025 è aperta al Museo di Storia Naturale di Milano la mostra 'Grande come un virus' dell'Istituto di Biofisica di Milano del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibf-Cnr), del Comune di Milano - Cultura e di Ied - Istituto Europeo di Design. I dati sperimentali relativi a forme, dimensioni e meccanismi molecolari dei virus vengono presentati e spiegati con un linguaggio trasversale, in maniera interattiva e partecipata grazie a pannelli, illustrazioni, video e modelli scientifici in scala da vedere, toccare e sentire. Noti come causa di malattie, i virus sono perlopiù innocui e alcuni di essi hanno avuto un ruolo nell’evoluzione: basti pensare che è probabilmente grazie a un virus se alcuni primati (compresi gli umani) hanno perso la coda e se, durante la gestazione, si cresce all’interno dell’organismo materno, nella placenta. Oggi i virus sono anche usati come strumenti di cura. L'accesso al mondo nanoscopico dei virus avviene attraverso un corridoio in cui si farà un viaggio nelle dimensioni: a ogni passo ci si immagina 10 volte più piccole e più piccoli, fino a ritrovarsi grandi come virus. Una volta in questo mondo, potranno osservare il grande modello interattivo dell'Hiv. Le componenti del modello, protagonista della mostra, rappresentano le macromolecole biologiche del virus e a ciascuna di esse è associato un suono, a creare una polifonia del virus, una EnzỳmiÓrchestra.
A ogni virus è stato anche associato un suono
L'aspetto sonoro offre una versione poetica e metaforica del concetto di contagio virale: se toccato da una persona, il virus emette un suono; se chi lo tocca prende per mano un'altra persona, il suono si amplifica, propagandosi dunque nel momento in cui si crea una catena di persone in contatto tra loro (la catena del contagio). Lo spazio adiacente racconta la varietà del mondo virale, con una collezione di modelli di virus ingranditi 1 milione di volte in modo da poter apprezzare le differenti forme e dimensioni di alcune delle specie più note: Papilloma, Zika, Ebola, Virus del Mosaico del Tabacco, Virus dell'Influenza, Batteriofago T4, Polio-virus e Virus Adeno-Associato. Il ruolo dei virus nell'evoluzione dei viventi sarà illustrato attraverso curiosità ed esempi, basati su letteratura e dati scientifici: dai 'salti di specie' (spillover) alle ricombinazioni genomiche che contribuiscono alla diversificazione delle specie. La parte successiva racconta la riproduzione dei virus attraverso il processo di replicazione all'interno di una cellula ospite. Attraverso modelli di proteine virali viene illustrato il lavoro di ricerca svolto nei laboratori Ibf del Cnr: studiare i dettagli di tali proteine per comprenderne il funzionamento al fine d'identificare molecole capaci di bloccarne l'azione. Questi studi mirano a sviluppare farmaci innovativi per controllare le infezioni virali. Si potrà comprendere il tutto attraverso giochi interattivi adatti anche ai bambini, manipolando i modelli di proteine, per disporli secondo un'organizzazione simmetrica, e identificando le molecole che riescono ad interferire con la loro attività. La mostra si chiude con un video con i passaggi biotecnologici che permettono l'utilizzo dei virus come vaccini e come vettori per la terapia genica. La mostra è adatta a un pubblico diversificato che include scolaresche e famiglie con bambini dagli 8 anni in su. La mostra sarà aperta da martedì a domenica con accesso consentito esclusivamente tramite visita guidata. Le visite, della durata di circa un'ora, saranno accompagnate da guide professioniste del Gruppo Pleiadi e Coop Culture.

30 novembre 2020

Un profilattico al centro della campagna #bastapoco di Anlaids

Da molti anni Anlaids conosce bene le problematiche legate ai virus Hiv: da quelle psicologiche, legate allo stigma, alle difficoltà di affrontare una cosa sconosciuta, fino alle complicazioni legate alle cure e alla guarigione. Per questo s'impegna a mantenere alta l'attenzione, attraverso le sue azioni, per vincere definitivamente l’Hiv e, in occasione dell'1 dicembre, Giornata mondiale contro l’Aids, nata per risvegliare la coscienza sull’epidemia mondiale di Aids dovuta alla diffusione del virus Hiv, lancia un’importante campagna social destinata a riportare l’attenzione all’uso corretto del preservativo, che protegge dal rischio di infezione durante ogni tipo di rapporto sessuale ed è l’unica reale barriera per difendersi dall’Hiv. Di Aids si moriva fino al secolo scorso, periodo in cui si dibatteva con maggior frequenza delle conseguenze della malattia. Oggi, invece, l’Hiv è spesso ai margini del dibattito, con la conseguenza che i giovani - e anche gli adulti - conoscono poco la malattia e i modi per evitarla, proprio a partire dall'uso del preservativo, per esempio. Se utilizzato correttamente, il profilattico rappresenta uno dei mezzi più efficaci di prevenzione dall’Hiv, proteggendo inoltre chi lo usa dalle Infezioni Sessualmente Trasmissibili in genere. Dunque basta poco per evitare questo virus, ed è proprio questo il tema lanciato dalla campagna che a partire dal 1 dicembre sarà diffusa sui social, con lo scopo di raggiungere il maggior numero di persone, di qualsiasi fascia d’età, affinché nessuno si dimentichi di utilizzare uno strumento così semplice e alla portata di tutti. La campagna #bastapoco è sostenuta da Anlaids Sezione Lombarda e realizzata nell’ambito di SmartSex, progetto di prevenzione attivo sul web dal 2014, che fornisce, tra le altre cose, informazioni in tempo reale sulle infezioni sessualmente trasmissibili e luoghi in cui potersi sottoporre al test diagnostico per l'Hiv. Ideata da TheDigitalisti, agenzia di marketing digitale con sede a Roma e Milano, #bastapoco sarà online da domani per una settimana. Il profilattico, protagonista della campagna, veicola due messaggi: il primo 'L’Hiv non va in quarantena, tocca a noi mettercelo' e il secondo, riferendosi all’affollamento degli spermatozoi, rivela che è 'L'unica forma di assembramento sicura'.

24 luglio 2016

SOS verruca? Un trattamento a penna aiuta a farla secca

Ginnastica, piscina, momenti di gioco... le verruche, ossia le fastidiose lesioni cutanee dovute al virus del papilloma umano (HPV) possono insorgere in differenti situazioni. In particolare copiscono i più giovani (secondo le stime affliggono dal 10 al 22% dei bambini in età scolare) che entrano più spesso in contatto con oggetti di altre persone e in situazioni di caldo umido. Quando ci si accorge che sulla pelle di mani, piedi o altre parti del corpo è spuntata l'escrescenza dolorosa (che è anche contagiosa) è bene rivolgersi al medico, che valuterà il trattamento necessario per debellarla: si va dal laser alla diatermia, ovvero il riscaldamento dei tessuti tramite ultrasuoni, alla crioterapia, che prevede invece il congelamento della verruca. Un'alternativa, ma di tipo domiciliare, consiste nell'impiego dell'acido formico: dall'odore pungente, biodegradabile e incolore, si trova in natura nelle ortiche o nel veleno di alcune specie di formiche. Applicato sul tessuto infetto, l'acido formico penetra la verruca fino alle radici, disidratandola. Con l'apposito trattamento topico a penna di EndWarts, distribuito da Meda Pharma, bastano pochi secondi per far secca la verruca. Non appena si preme la punta della penna sulla parte interessata, l'applicatore somministra la dose corretta sulla verruca, senza lasciare tracce sulla pelle. Il trattamento è da ripetere con cadenza settimanale, fino alla completa scomparsa della lesione.

11 settembre 2014

A Gino Strada la benemerenza civica di Sesto San Giovanni

Alcuni momenti della consegna della benemerenza di Sesto San Giovanni a Gino Strada (foto: Golden Backstage)
Strada ha fondato Emergency nel 1994
Questa sera Gino Strada ha ricevuto la benemerenza civica dall’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni dalle mani del sindaco Monica Chittò. Un riconoscimento importante per il medico fondatore di Emergency nell’anno del ventennale dell'associazione italiana indipendente e neutrale, che dal 1994 ha offerto cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità a 6 milioni di persone, vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, dal Ruanda all’Afghanistan, senza dimenticare l'Italia. Nel ritirare la benemerenza, preceduta dalla proiezione di uno spot Rai dedicato ai vent’anni di Emergency, Strada ha voluto ricordare la moglie Teresa Sarti, indicata come l'anima della ong, scomparsa nel 2009 (e il cui ruolo di presidente è oggi ricoperto dalla figlia Cecilia Strada) che insieme a lui ha contribuito a far diventare Emergency un punto di riferimento e di speranza nel mondo. Tra i prossimi progetti annunciati dal chirurgo cultore della pace, l’apertura di un nuovo centro in Sierra Leone “per assistere anche le vittime dell’ebola, perché il virus fa più paura della guerra”.