08 gennaio 2013

Le virtù del tartufo nei cosmetici Mille firmati Maria Galland

Torno sull’argomento tartufo bianco, questa volta per ragioni squisitamente cosmetiche. Lo storico marchio francese Maria Galland, che produce trattamenti di alta gamma per saloni e centri estetici, ha creato una linea antietà che agisce contro i segni dell’invecchiamento dando alla pelle ben sei risposte: lifting, rassodamento, rigenerazione, rivitalizzazione, idratazione e antirughe. Alla base di Mille, così si chiama la linea indicata per la pelle dai 40 anni, c’è anche il Tuber Aestivum, tartufo bianco estivo che, ben nascosto, matura da maggio a settembre nei boschi della Francia meridionale e dell’Italia settentrionale. Ci credereste? L’estratto di questo prezioso fungo è stato impiegato (insieme a oro a 24 carati, peptidi antietà e un attivatore cellulare) nel complesso di principi attivi Top-C MG esclusivo del marchio. Le sue proprietà? Ricco di amminoacidi minerali, oligoelementi e derivati dello zucchero, il tartufo bianco protegge la pelle da agenti esterni dannosi e dona una intensa idratazione.

07 gennaio 2013

Torte, coni, coppe gelato: le preziose golosità di Rosato


Meglio una fetta di torta, un cono o una coppa gelato? O uno stecco variegato? Strizza l’occhio alle più golose, ma non ha calorie la nuova collezione di charm in argento e oro firmati Rosato, marchio di alta gioielleria. Quelli appena elencati sono solo alcuni dei soggetti di My Home, collezione di charm che si affianca a tante altre miniature che raccontano in simboli il mondo femminile: My Shoes, My Bags, My Friends, My Toys, My Luck, My City, Alphabet. Volete vederli tutti? A pochi giorni dall’apertura a Roma del suo primo concept store in Via del Babuino 151/A, il brand acquisito da Bros Manifatture ha inaugurato anche il suo primo monomarca a Milano, in via Spiga  42, meta superchic del quadrilatero della moda meneghino. Linee pulite, colori pastello e dettagli ricercati alla base della nuova boutique curata dall’architetto Francesco Pepa, che con un gioco di luci e ombre ha conferito alla location un’anima teatrale per sottolineare il design delle composizioni.

02 gennaio 2013

Più belle con il sangue di drago o il veleno di vipera?





La prima volta che ne ho sentito parlare ho provato un misto d’inquietudine e curiosità. D’altra parte sfido chiunque a non fare un salto sulla sedia a sentir parlare di sangue di drago come principio attivo di una crema di bellezza antiage! Approfondendo l’argomento ho poi scoperto che il nome - in verità un po’ roboante - si riferisce a una resina estratta dalla pianta amazzonica del Croton Lechleri. Una resina rossiccia (da qui il nome) che ha il potere di alleviare i rossori adattandosi alle pelli più sensibili e stressate, stimolare la rigenerazione cellulare e donare al viso una nuova luce. Un paio di marchi che lo contengono? La famiglia Rodial Dragon’s Blood (idratante multifunzione, tonico, detergente, gel contorno occhi) che ha il suo capostipite nello Sculpting Gel a effetto rimpolpante XXL.
Anche il marchio americano Peter Tomas Roth propone una linea antiage al sangue di drago, tra cui il gel-crema idratante laser-free regenerator e il siero resurfacer.
Se il drago è solo evocato dalla tipica colorazione della resina sudamericana, anche il veleno di vipera è simulato dal Dipeptide. L’effetto di questa molecola? Proprio come la sostanza tossica del serpente, paralizza leggermente le contrazioni facciali riducendo al minimo la comparsa di rughe d’espressione. È il caso, per esempio, di Rodial Glamoxy Snake Serum che, nella versione a penna, consente un utilizzo mirato sulle rughe più profonde inibendo le contrazioni facciali in due minuti d’orologio. Morale? La ricerca del settore beauty è inarrestabile e si sperimentano i componenti più stravaganti. Per essere più belle, senza ricorrere alla chirurgia estetica, non serve insomma trasformarsi in streghe e mettere a bollire nel pentolone sangue e veleni per ricavare strane pozioni. Ci pensa già la scienza.

31 dicembre 2012

Eros e cibo: quando il peccato di gola diventa arte

Reduci dalle ultracaloriche tavolate natalizie e a poche ore da quelle per dare il benvenuto all'anno nuovo, resto sul tema cibo, questa volta trattandolo però da un'angolatura decisamente più... piccante. Lo spunto me lo offre 'Kama. Sesso e Design', un'interessante mostra allestita a Milano che, come indica il titolo che rimanda al dio indiano del piacere e dell'amore carnale, analizza il rapporto tra sesso e progetto. Come spiega la curatrice Silvana Annicchiarico, “ha l’ambizione di essere una mostra sugli oggetti che hanno come matrice morfologica gli organi genitali e sessuali, ma anche le relazioni sessuali che il corpo intrattiene con altri corpi. È una mostra che studia come il sesso si deposita negli oggetti di uso quotidiano”. In esposizione circa 300 fra reperti archeologici, disegni, fotografie, oggetti d’uso e opere di artisti e designer internazionali: dai vasi etruschi agli amuleti fallici di epoca romana, dal divano Mae West a forma di labbra di Salvador Dalí fino al forte e provocatorio The Great Wall of Vagina di Jamie McCartney, formato dai calchi dei genitali di ben 400 donne. Tra tutte le sezioni (Archetipi, Priapo, Origine du monde, Seni, Glutei, Orifizi, Accoppiamenti) non manca quella battezzata Erotic Food Design, con cannoli, paste e altri espliciti rimandi alla sessualità. Curioso anche il Kaprasutra, con biscottini a forma di capra ‘accoppiabili’a piacimento. Se vi ho incuriositi e non l’avete ancora vista, questa mostra, inaugurata alla Triennale di Milano il 5 dicembre, resterà aperta fino al 10 marzo. Requisiti? Non essere troppo pudichi e avere compiuto 18 anni.



In queste foto

- Le Minne di Sant'Agata, piccole cassate siciliane a forma di mammella. Dal punto di vista devozionale ricordano il martirio subìto dalla santa catanese, a cui fu amputato un seno per non aver abiurato la sua fede. Ma nell’iconografia popolare e nella variante “di pasticceria” assumono una valenza di culto feticistico.
- Un tipico cannolo siciliano
- Nell’ultima foto (courtesy Sasa Stucin) la pratica giapponese del Nyotaimori (letteralmente “ornamento del corpo femminile”). Risalente al XVII secolo, era diffusa tra i dignitari di corte: sashimi e sushi erano serviti sul corpo nudo di una donna. Con il calore del corpo, le fragranze dei cibi venivano esaltate. Le donne venivano addestrate a stare immobili per tutto il tempo del banchetto.


30 dicembre 2012

Assaporare la vita come Penelope nel calendario Campari 2013

Ecco il Calendario Campari 2013 con le donne più belle del mondo vestite dalle maison più prestigiose. Dopo Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba e Milla Jovovich, quest’anno è la spagnola Penelope Cruz, vincitrice di un Oscar, la protagonista del Calendario 2013, immortalata negli scatti intensi del noto fotografo di moda Kristian Schuller. Pronto ad accompagnarci in uno stupefacente viaggio visivo tutto rosso come il marchio, il Calendario 2013 presenta 13 suggestive immagini che vedono l’attrice alle prese con  superstizioni intriganti e mistiche, come i gatti neri, gli specchi frantumati, il camminare sotto le scale o sulle crepe. Nel calendario Penelope indossa un’ampia collezione di fantastici abiti e scarpe di colore rosso, a firma delle più prestigiose case di moda, come Monique Lhuillier e Ferragamo, oltre ai gioielli disegnati da Chopard, che la fanno brillare in ogni scatto. Stampato solo in 9.999 copie, non sarà messo in vendita, ma distribuito ai fan di Campari in tutto il mondo. Il messaggio? La fiducia in se stessi può vincere qualsiasi superstizione, permettendoci di assaporare i momenti piacevoli della vita. E chi meglio di noi la vita la assapora, anzi la prende golosamente a morsi?
Gatti neri per Penelope nello scatto realizzato per Gennaio 2013
Agosto 2013
La cover del Calendario Campari 2013

27 dicembre 2012

Castagna e birra per il macaron d'autore supertrendy

Un cadeau d’eccezione: è quello che lo chef Luigi Taglienti fino alla fine di gennaio riserva agli ospiti de Il Ristorante Trussardi Alla Scala di Milano. Si tratta di un macaron riproposto in una formula esclusiva con farina di castagna e un ingrediente insolito: la Birra Moretti Grand Cru. L’idea è originale, non solo perché siamo abituati a considerare la versione dolcissima del famoso e raffinato pasticcino francese che da qualche anno sta spopolando anche da noi in tante versioni (dolci e salate) ma anche perché fa della birra un ingrediente d’eccellenza. Taglienti, da tempo intento a fare scoprire la qualità degli ingredienti trattati con rispetto e rigore, esalta l’importanza delle materie prime, che rappresentano il cuore della filosofia della sua cucina. L’idea di questo particolare "pasticcino" solleticherà coloro che ai fornelli amano cimentarsi con le sfide birrarie.

23 dicembre 2012

Diamantini di cioccolato per momenti preziosi

Se la Stella cometa di biscotti e cioccolato vi è piaciuta, ecco un’altra stuzzicante ricetta da ‘mangiare anche con gli occhi’ durante le festività. Questa volta si tratta di Diamantini al cioccolato e cocco, da realizzare facilmente con i biscotti Saiwa. Gli ingredienti permettono di realizzare circa 50 di queste delizie in miniatura.


Ingredienti


- 250 gr di Biscotti Oro Saiwa
- 250 gr di burro morbido
- 200 gr di cioccolato fondente
- 60 gr di zucchero a velo
- cocco rapè


Preparazione


Tagliuzzare il cioccolato e fonderlo a bagnomaria a fuoco basso, poi farlo raffreddare non completamente, deve rimanere comunque morbido. Montare il burro a pomata con lo zucchero a velo. A questo punto sempre montando unire il cioccolato un po’ alla volta. Sbriciolare molto grossolanamente con le mani i biscotti ed unirli al composto. Lasciarlo rapprendere un paio d’ore in frigo. Prendendo una piccola quantità di impasto formare delle palline irregolari della grandezza di una noce quindi rotolarle nel cocco rapè. Passarle in frigo ancora 30 minuti prima di servirli. In alternativa al cocco si può usare della granella di nocciole, di pistacchio o del cacao. Si conservano in frigo.

21 dicembre 2012

La stagione invernale secondo il designer Albert Leclerc


Oggi diamo il benvenuto all'inverno. Dato che il mondo esiste ancora, sconfessando di fatto la profezia Maya su cui tutti abbiamo fantasticato, pubblico una foto simbolica dedicata a questa nuova stagione. L’autore di quest’opera, simpaticamente denominata ‘Le palle’ è Albert Leclerc. Questo famoso designer canadese, dal lunghissimo e illustre curriculum, ha iniziato negli anni Sessanta con Giò Ponti arrivando a lavorare con grandi come Ettore Sottsass. Grazie al suo ingegno e senso estetico si è imposto come personalità di riferimento nel design industriale, spaziando poi dall’architettura al design d’interni ai complementi d’arredo.
Le palle di ceramica della primavera-estate sono coloratissime
Lo scorso 9 dicembre, abbiamo fatto sosta a Palazzo Morando, in via Sant’Andrea, che spesso ospita mostre bellissime: autentici tesori di costume, moda e immagine, purtroppo non pubblicizzati quanto quelli in esposizione nelle location d’arte più note e istituzionali.  Nelle sale del piano superiore erano esposte, per l’ultimo giorno, delle opere di tre designer contemporanei nell’ambito della mostra ‘Tre generazioni, tre designer del Québec a Milano’. Girando per le sale, dove si alternavano le stagioni di Leclerc con 'Le Palle' di ceramica connotate dai diversi colori, per qualche minuto abbiamo chiacchierato con un amabile signore, che abbiamo solo alla fine appreso essere Albert Leclerc in persona. Più che le luci, gli addobbi e l’allegro caos prenatalizio delle vie modaiole, a darci una sincera emozione è stato l’inatteso incontro con questo mostro sacro del design mondiale.
Colori scuri per le palle che contraddistinguono l'autunno

18 dicembre 2012

E' nata La Maison del Cerchietto: tante idee per la testa


Cerchietti, mollette, fiocchi e una cascata di altri accessori. Coloratissimi e di svariati materiali. Sono tante e pensate per soddisfare tutti i gusti le idee da mettersi in testa proposte al Camomilla Store di Milano, che ha appena inaugurato La Maison del Cerchietto, un intero piano dove si trovano ben 700 modelli, tutti diversi, per cambiare look. Con il Capodanno imminente, sentirsi un po' damigelle con questi accessori almeno per una notte non è affatto una cattiva idea...  Se volete andare a dare un'occhiata, la Maison ha aperto in una delle centralissime vie meneghine, precisamente nel negozio di Corso Europa, angolo Galleria San Carlo.

Barbie brilla e seduce con Frankie Morello e Glossip

Glossip, nuovo brand di make up che coniuga la passione per il trucco con un'attenzione speciale alla moda, ha debuttato da Frankie Morello in occasione della presentazione della nuova Barbie in limited edition vestita dalla griffe nata nel 1999 e amatissima da tante star. Durante il Christmas Party le clienti e le giornaliste intervenute nella boutique milanese hanno potuto sottoporsi a sessioni di bellezza per "Barbiezzarsi" con trucco d’effetto (uno smokie eyes molto accentuato con i nuovi ombretti del neonato marchio che vende online, ma che ha anche già aperto due store fisici a Genova e Bologna) e parrucco (chiome vaporose curate da Tigi) e poi farsi immortalare con gli straordinari look.
L'outfit firmato Frankie Morello e la stessa versione per Barbie




Noi di Golden Backstage c'eravamo e abbiamo ammirato in anteprima il nuovo scintillante nude look con borchie e cascata di cristalli sfoggiato dalla bambola più glamour del mondo. La serata è stata l'imperdibile occasione per uno scambio di battute con Mario Paglino e Gianni Grossi: con il nick Magia2000 i due giovani designer per tutti gli eventi speciali di Barbie in Italia e Europa per la bionda creatura di Mattel hanno creato decine e decine di outfit da collezione, tra cui quelli delle celebri maison Twin Set, Freddy, Tezenis, Liu-Jo e Met Jeans realizzati dallo scorso maggio in partnership con la rivista Cosmopolitan.
I designer Mario Paglino e Gianni Grossi


Una ragazza posa spiritosamente imitando Barbie