La Gola di Gorropu secondo l'artista Silvia Maxia |
23 luglio 2021
Ichnusa valorizza i luoghi magici della Sardegna con tre murales
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22 luglio 2021
Un dinosauro Saltriovenator davanti al Museo di Storia Naturale
La perfetta riproduzione di un modello di dinosauro carnivoro del Giurassico inferiore a grandezza naturale (circa 8 metri) oggi è stata inaugurata ai Giardini Indro Montanelli a pochi metri dall'ingresso del Museo di Storia Naturale.
Si tratta di un Saltriovenator, primo e al momento unico dinosauro lombardo il cui fossile, risalente a 200 milioni di anni fa, è stato ritrovato nel 1996 dall'ex falegname Angelo Zanella in una cava a Saltrio, in provincia di Varese. Il modello iperrealistico, di qualità museale per la precisione con cui riproduce fedelmente le caratteristiche anatomiche del gigantesco predatore descritte dai paleontologi (capitanati in questo progetto da Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo), è un'installazione permanente, rappresentativa del Museo Civico e delle collezioni che custodisce ed espone. Il modello di 2 tonnellate, che rappresenta in posa vigile e non aggressiva il più antico rappresentante al mondo del gruppo dei Ceratosauri, è stato realizzato da Geo-Model con la consulenza scientifica del paleontologo Simone Maganuco. Per la realizzazione sono stati utilizzati 8 metri cubi di polistirene, 150 kg di plastilina, 20 kg di silicone per stampi, 500 kg di resina poliestere, 100 kg di fibra di vetro, 5 kg di vernici in vari colori e 500 kg di ferro. Complessa anche la parte tecnologica, che ha richiesto hardware e software per la modellazione 3D del dinosauro e la progettazione del suo basamento, una stampante 3D per produrre i prototipi in scala ridotta, un robot a controllo numerico per la fresatura in scala 1 a 1 dei volumi di polistirene, un laser per il taglio delle lamiere e l'incisione della denominazione 'Saltriovenator Zanellai', tributo al cognome dello scopritore del fossile.
Il modello del predatore del Giurassico misura 8 metri |
21 luglio 2021
#PoldoRescue in due aree di servizio contro l'abbandono dei cani
Poldo Dog Couture, brand di abbigliamento di lusso per cani, con l'associazione di promozione sociale #PoldoRescue s'impegna attivamente a favore della salute degli amici a quattro zampe. Dopo l'iniziativa di gennaio 202, che ha visto il brand unirsi al Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta per aiutare a Milano i clochard e i loro cani, donando sacchi a pelo e cappottini invernali ad altissimo coefficiente termico per i loro fedeli amici, il brand milanese ora torna in campo per combattere il triste fenomeno dell'abbandono dei cani durante il periodo estivo con la campagna sociale e digital #Ionoloabbandono.
Ogni anno in Italia vengano abbandonati circa 50mila cani e, di questi, l'80% rischia di morire di stenti, a causa di incidenti o di maltrattamenti. Patrocinato da Aci e sostenuto da Mini, che ha donato un'automobile al team di #PoldoRescue per tutte le attività operative territoriali di recupero e cure dei cani abbandonati fino a dicembre 2022, il progetto prevede, il 24 e 25 luglio, il presidio di due aree di sosta targate MyChef con una maxi casetta gonfiabile, donata da Rubner Haus, che ospiterà i volontari di #PoldoRescue impegnati a prendersi cura del pet per tutta la durata della sosta dei loro padroni, fornendo acqua fresca per ristorarli, raccogliere fondi e informare i viaggiatori di tutte le iniziative dell'associazione. Sono state scelte due aree di servizio in snodi cruciali per la viabilità estiva: sabato 24 luglio sarà possibile trovare la casetta presso Marengo Nord, dalle 9.30 alle 17 (Novi ligure, AL), e domenica 25 luglio presso La Pioppa, dalle 9.30 alle 17 (Zola Predosa, BO). Il progetto si completa con una campagna social attraverso la realizzazione di un filtro Instagram che verrà applicato alle foto scattate con il proprio cane, come in una Polaroid, da condividere sul proprio profilo Instagram con l'hashtag #Iononloabbandono.
Un arcobaleno realizzato con 3mila lattine al Giffoni Film Festival
È un'installazione simbolica del Consorzio Cial |
'The Source', da Gruppo Cap un distopico scenario fantascientifico
Ben 127 giorni senza pioggia, la temperatura media di 42 gradi e niente più acqua dai rubinetti di casa.
Siamo nell'estate del 2035, con i fiumi completamente in secca, con la criminalità organizzata che porta clandestinamente gli italiani che se lo possono permettere in Scandinavia e con la gente pronta a darsele di santa ragione per una bottiglietta d'acqua. Uno scenario distopico rappresentato nella Milano e nell'Italia di 'The Source', il primo podcast italiano di climate fiction che racconta gli effetti e le conseguenze dei cambiamenti climatici in un Paese governato dai nuovi influencer e che per 15 anni ha ignorato gli allarmi degli scienziati, ritrovandosi all’improvviso vittima della prima crisi idrica della storia. Prodotto da Gruppo Cap, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, The Source si avvale delle voci di Massimiliano Loizzi e Fabrizio Biggio nel ruolo di due caustici conduttori radiofonici che si ritrovano a essere, grazie al ricorso a un bizzarro marchingegno chiamato Captator, e a seguito del blackout energetico che ha spento la voce a ogni emittente e ogni giornale, l'unica fonte di informazione di un’intera nazione. Ascoltando The Source si prende a poco a poco consapevolezza, assieme ai due protagonisti, Rudy Belli e Daniel Cotenna, dell’importanza cruciale dell’acqua e delle conseguenze drammatiche di una possibile crisi idrica su ogni aspetto della società e dell’economia: dal blackout energetico che di fatto blocca quasi tutte le attività produttive del Paese ai prezzi della frutta e degli ortaggi che in poche settimane superano i 20 o i 30 euro al kg, fino al sistema dei media che si trova all’improvviso al buio e senza voce. Senza abbandonare i toni comedy e satirici, The Source prova a raccontare un’Italia che si è appena rimessa in piedi all’indomani del cosiddetto decennio delle pandemie e che vede al governo una maggioranza che mette insieme una coalizione di nuovi influencer e youtuber che hanno abbandonato da tempo le istanze ambientaliste degli influencer degli anni Venti, mentre il presidente della Repubblica è nientemeno che il virologo Roberto Burioni. Al culmine della crisi idrica, ascoltiamo i due protagonisti dai microfoni della loro emittente raccontare di posti di blocco dell’esercito in Valtellina e in Val d'Aosta, di bottigliette d’acqua pagate al mercato nero fino a 30 euro, di traffici illeciti delle statuette di Lourdes e di scafisti che portano gli italiani ricchi in motoscafo fino in Scandinavia, via Gibilterra per 20 mila euro. Insomma, uno scenario tragicomico in cui solo gli scienziati di Arca (Autorità di Ricerca Cambiamenti Ambientali) sembrano non rassegnarsi al corso degli eventi. The Source è solo l'ultima delle tante iniziative di sensibilizzazione sui temi ambientali ideate da Gruppo Cap. Il podcast in 6 puntate è disponibile in modo totalmente gratuito da oggi su tutte le più popolari piattaforme (Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Podcast Addict, Deezer, Castbox, Podchaser, iHeartRadio).
Un podcast in sei puntate per sensibilizzare sull'importanza dell'acqua |
20 luglio 2021
Business e qualità della vita: al via la campagna 'Not in Milano'
'Not in Milano' è il titolo della campagna, presentata oggi a Palazzo Marino, che propone la città meneghina come la migliore destinazione europea dove poter organizzare il primo viaggio di lavoro dell'anno, post pandemia. Ideata da Milano&Partners con il brand #YesMilano la campagna di comunicazione internazionale #NotinMilano confuta gli stereotipi negativi legati ai viaggi di lavoro, con immagini che rappresentano Milano come la città in cui un ambiente professionale efficace si combina a un'alta qualità della vita. La campagna #NotinMilano coinvolgerà diversi testimonial, stranieri e italiani, di svariati settori (arte, business, design, sport e moda) disposti a mostrare la città di Milano come luogo vivace, dinamico e con attività sempre nuove. Testimonial della campagna #NotinMilano la designer Margherita Maccapani Missoni, la gallerista Rossana Orlandi (in alto), lo chef Carlo Cracco e l'imprenditore Alberto Dalmasso, che sui propri canali social veicoleranno il messaggio di Milano come città attrattiva.
H-Farm Campus sarà connesso con tecnologia 5G Vodafone
Vodafone Business e H-Farm annunciano la nuova copertura con tecnologia 5G Vodafone per connettere H-Farm Campus, il più grande polo di formazione e innovazione digitale in Europa. Le prestazioni dell’ultima generazione di rete portano il Campus di Roncade (Tv) al livello delle più importanti realtà italiane ed europee e consentiranno la crescita continua di questo polo d'innovazione per lo sviluppo delle competenze digitali necessarie per comprende e anticipare la trasformazione in atto e concorrere alla crescita futura. Il 5G rappresenta la naturale convergenza delle soluzioni tecnologiche più evolute, offrendo capacità di banda e velocità di trasferimento dati che arriveranno a superare i 10 Gbps, oltre a una latenza su rete radio al di sotto dei 10 ms (millisecondi). Queste innovazioni consentono di trasferire la capacità di calcolo dai device al cloud e rendere i terminali in grado di gestire applicazioni ad alto carico computazionale. Una rete veloce e ultra affidabile, dunque, per offrire servizi e soluzioni che estendono l’esperienza del singolo a nuovi modelli di formazione e che consentirà alle start-up di disegnare nuovi servizi e modelli di business. Per l’area Education di H-Farm, ad esempio, il 5G Vodafone permetterà di utilizzare tecnologie per l'apprendimento collaborativo anche a distanza, garantendo la distribuzione e la fruizione di contenuti in streaming, ad altissima definizione e in tempo reale, al fine di sostenere lo sviluppo di nuove competenze digitali e soluzioni formative che prevedono anche il ricorso a soluzioni di realtà virtuale.
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Il bicentenario di Luxardo in una mostra a Trieste sul buon bere
Il prossimo 23 luglio sarà inaugurata a Trieste 'I maraschini di Dalmazia e il buon bere giuliano dalmata', la mostra tributo che Irci - Istituto Regionale di Cultura Istriano Fiumano Dalmata, dedicata al bicentenario di Luxardo, la storica azienda fondata a Zara nel 1821 da Girolamo Luxardo.
Allestita al Civico Museo della Civiltà Istriano Fiumano Dalmata (via Torino, 8) la mostra è pensata come un viaggio nella storia dei rosoli e maraschini di Dalmazia e del buon bere giuliano-dalmata, grazie a un accurato e approfondito lavoro di mappatura di una tradizione di indiscussa eccellenza. Il percorso espositivo accompagnerà il pubblico a conoscere l'evoluzione di uno fra i più longevi esempi italiani d'impresa familiare, dalle origini fino ai giorni nostri, seguendo un arco temporale di 200 anni. In esposizione documenti e atti storici, vecchie onorificenze rilasciate negli anni ai dipendenti, vasi e vetri realizzati dai celebri maestri vetrai muranesi, antiche ampolle, le celebri bottigliette in ceramica di Faenza degli anni Trenta personalizzate e oggi ambitissime dai collezionisti, cartoline e inserzioni pubblicitarie realizzate su guide tematiche dal 1880 agli anni Quaranta del Novecento, e su varie riviste dagli anni Venti agli anni Cinquanta, i manifesti d'epoca e molto altro. La mostra che Trieste dedica a Luxardo è un'anticipazione di ciò che sarà il Museo Luxardo, la cui inaugurazione è prevista nel 2022 nella sede dell'azienda a Torreglia (Padova).
In esposizione documenti, poster, bottiglie, ceramiche e onoreficenze |
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19 luglio 2021
Caffè Motta alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival
Una partnership decennale fondata sull'incontro tra made in Italy e cultura |
Un'iniziativa di recupero e smaltimento delle lattine sulle spiagge
Coinvolti nel progetto Epmr, Cial e Coca-Cola |
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