07 novembre 2025
Tecnologia e moda con Sony e l'Accademia di Belle Arti di Brera
Un nuovo progetto creativo realizzato da Sony in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera e con la stilista e docente Francesca Liberatore. Protagoniste dell'iniziativa le nuove cuffie WH-1000XM6 che, grazie alla visione degli studenti del corso di fashion design, diventano oggetto di reinterpretazioni originali e contemporanee. Nell'ambito del progetto, i ragazzi e le ragazze hanno potuto scegliere tra due diverse consegne: la realizzazione di una campagna di comunicazione dedicata al prodotto o una personalizzazione creativa della custodia delle cuffie, mettendo in dialogo design, stile e quotidianità d'uso. I numerosi lavori presentati dalle studentesse del corso di fashion design hanno valorizzato diverse caratteristiche delle cuffie di Sony, con reinterpretazioni originali della custodia e della comunicazione dedicate a un target fashion che vede nelle WH-1000XM6 non solo un prodotto tecnologico, ma un complemento di stile per esprimere meglio se stessi. Le proposte hanno incluso la progettazione di borse e accessori dedicati alle cuffie, la realizzazione di grafiche per la custodia e l'ideazione di campagne di comunicazione dedicate al prodotto. Tre i progetti premiati per completezza e originalità. A questi, si è aggiunta una menzione speciale. La collaborazione pochi giorni fa è culminata con un evento di premiazione nell'aula Bassetti dell'Accademia di Bella Arti di Brera, che ha ospitato la presentazione da parte degli studenti dei propri progetti davanti alla docente, alla stampa e ai referenti di Sony, tra cui Stéphane Labrousse, country head di Sony in Italia. Le tre proposte vincitrici sono state premiate con prodotti audio di Sony e verranno rilanciate nelle prossime settimane sui canali social ufficiali di Sony Italia.
Il sorriso degli anziani si accende con 'Il Natale non ha età' di Fileni
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Al centro dell'iniziativa solidale i prodotti della linea Gourmeat connotati da un'etichetta con decori natalizi |
06 novembre 2025
Incanto, meraviglia e dolcezza sul tram natalizio Bottega Verde
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| Il cofanetto della linea 'Delizie sotto l'albero' è una delle oltre cento proposte del marchio cosmetico |
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| L'esperienza a bordo dello storico mezzo, addobbato a festa, si potrà fare dal 7 al 13 novembre 2025 |
Milano in realtà aumentata, un progetto del Comune e di ARtGlass
S'intitola 'ARchivi, la Milano che non conoscevi in realtà aumentata' il progetto pilota di Comune di Milano-Cultura e ARtGlass, azienda specializzata nella realtà estesa per i Beni Culturali, che punta alla valorizzazione e comunicazione alla cittadinanza del patrimonio delle biblioteche attraverso la digitalizzazione degli archivi, per favorirne la frequentazione e rafforzarne il ruolo di luogo di incontro e di scambio, portando le biblioteche 'fuori dalle biblioteche'.
Protagoniste la Biblioteca Sormani e la Biblioteca del Museo di Storia Naturale, che hanno aperto gli archivi alla realtà aumentata mettendo a disposizione documenti e conoscenze di archivisti, curatori e bibliotecari per realizzare percorsi che raccontano due luoghi di Milano da un punto di vista inedito. Due gli itinerari di visita, disponibili in italiano, inglese e Lis, fruibili in differenti modalità. Il primo, un city tour in realtà aumentata su app, fruibile online sul proprio smartphone, per esplorare il quartiere di Porta Venezia, dove una volta sorgeva il Lazzaretto: sono stati riportati alla luce edifici ricostruiti in 3D e racconti inediti. Dall'app è possibile inoltre ascoltare il podcast 'Milano e Stendhal, un doppio ritratto' a cura di eArs, che porta il pubblico a scoprire la città di Milano con gli occhi dello scrittore francese e di altri personaggi illustri, tra cui Alessandro Manzoni. Il secondo è un'esperienza in realtà aumentata con Smartglass Epson Moverio al Museo di Storia Naturale, che riporta in vita il Megaterio: grazie alla tecnologia è stato infatti possibile 'aumentare' e animare con contenuti multimediali alcuni documenti inediti d’archivio custoditi in Biblioteca che ricostruiscono la storia del più grande mammifero preistorico, del Museo e delle sue collezioni.
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| Al Museo di Storia Naturale si scopre il megaterio, mammifero preistorico |
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05 novembre 2025
Marta e Gianluca novelli cupidi nel programma 'Save the dating'
L'amore non è un'app, ma uno spettacolo dal vivo: con questo motto, da giovedì 6 novembre, sbarca per quattro settimane in prima serata sul Nove e su discovery+ il programma 'Save the dating – Amori in corso', il primo show televisivo di Marta e Gianluca, una delle coppie comiche più amate.
Prodotto da Colorado Film, società del Gruppo Rainbow, per Warner Bros. Discovery, il programma è uno spettacolo comico che incontra il dating show, in un viaggio tra ironia e comicità nell’amore ai giorni nostri, dove il teatro diventa l'inedita cornice del mondo degli appuntamenti, con 13 single sul palco in ogni puntata, selezionati fra oltre 600 candidature. Ospiti del duo, per interazioni all'ultima battuta e momenti di puro divertimento, colleghi del calibro di Vincenzo De Lucia (6 novembre) nella doppia veste di Maria De Filippi e Lilli Gruber (per la prima volta in tv), Antonio Ornano (13 novembre), Nuzzo e Di Biase (20 novembre) e Alessandro Betti (27 novembre). Dopo quasi 20 anni di carriera, Marta Zoboli e Gianluca De Angelis arrivano al timone del loro primo programma televisivo con i loro cavalli di battaglia come il celebre 'speed date' e il 'tg eros' e per la prima volta vestono i panni di novelli Cupidi con l'obiettivo di creare delle coppie coinvolgendo attivamente il pubblico e i single in sala con sketch e giochi pensati per far nascere nuove connessioni e, magari, una scintilla duratura. Il programma è scritto da Luciano Federico, Marta Dalla Via, Gianluca De Angelis, Andrea Delfino, Alessio Parenti, Davide Rossi, Marta Zoboli. La regia è affidata a Marco Beltrami. A cura di Luisella Sacchi. Producer Stefania Ciuffardi.
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| Un divertente show in quattro prime serate sul Nove da giovedì 6 novembre |
La mostra 'Artificial Beauty' apre un varco tra bellezza e illusione
Una labirintica cava di 'marmo' leggero quanto il polistirolo, scritte evanescenti che si leggono con facilità solo tramite smartphone, furti d'identità con scasso, un braccio robotico, copertine del domani in cui le protagoniste non sono modelle, ma umanoidi levigati, algoritmi di bellezza.
E, a conclusione del percorso, un disorientante gioco di specchi in cui si moltiplica all'infinito la scultura di Amore e Psiche, qui rivisitata in chiave futuristica. Nello spazio della 'Cattedrale' alla Fabbrica del Vapore di Milano, fino al 25 gennaio 2026 è allestita 'Artificial Beauty', la prima grande mostra istituzionale di Andrea Crespi con opere che, intrecciando passato e futuro, spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni fisiche alle elaborazioni digitali. La spettacolare esposizione immersiva del giovane e affermato digital artist invita il visitatore a riflettere sull'estetica contemporanea attraverso il dualismo tra bellezza e illusione, umano e artificiale, emozione e algoritmo. Opere inedite, site specific o esposte in precedenti occasioni, che si focalizzano sulle tensioni e le armonie tra natura e digitale e sulle implicazioni etiche del progresso. "La mia poetica vive nel contrasto - spiega Crespi-. Unisco passato e futuro, visibile e invisibile, artificiale e umano. Mi ispiro alla storia dell'arte, alla cultura pop e alle fratture della società contemporanea per creare opere che siano specchi e glitch della nostra realtà. In un mondo complesso, credo che la semplificazione sia l'unica strada possibile, ed è proprio ciò che cerco di fare attraverso la Neosintesi: rivelare l'essenziale". Il progetto espositivo, curato da Alisia Viola e Sandie Zanini, è coprodotto da Fabbrica del Vapore e Comune di Milano con il patrocinio di Regione Lombardia e ha per sponsor Cupra e Bper.
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| Le opere di Andrea Crespi sono esposte alla Fabbrica del Vapore fino al 25 gennaio 2026 (Ph. GoldenBackstage) |
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04 novembre 2025
Nasce la linea di solari Head by Rougj per la pelle degli sportivi
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| Volti della campagna di lancio le sciatrici alpine Marta Bassino ed Elena Curtoni |
'Storie lunghe un metro', un libro di micro-racconti di 85 parole
Storie che si leggono in un soffio, ma restano nella memoria: è lo spirito di 'Storie lunghe un metro', la nuova raccolta firmata dal gruppo di scrittura La Sartoria delle Parole di Alexandra Tempesta, tra gli appuntamenti più originali di BookCity Milano 2025.
L'incontro di presentazione, aperto al pubblico, si terrà domenica 16 novembre alle ore 11 presso il Libraccio Navigli in via Corsico 9, a Milano, e vedrà la partecipazione degli autori e della curatrice del progetto. Il libro, edito da Milano Meravigliosa, nasce all’interno di un laboratorio creativo che riunisce 15 aspiranti scrittori una domenica al mese, con una sfida semplice ma ambiziosa: raccontare storie brevi ma intense in poche parole. Il risultato è una raccolta di un centinaio di micro-storie utilizzando un numero di parole compreso tra 60 e 85, tante sono le parole che, in base a diverse grafie, possono essere scritte per raccontare una storia su un metro lineare. Giocando poi con la parola 'metro' gli autori hanno dato vita a racconti che si possono collocare, per argomento, tra i colori delle cinque linee della metro milanese: la rossa per le storie d'amore; la verde per racconti dedicati alla natura e all'ecologia; la gialla per piccoli misteri e intrighi; la lilla per riflessioni zen; la blu per storie di mare e viaggio. I racconti introduttivi si svolgono, invece, realmente sulle linee della metro dando vita a intrighi, amori, passioni, osservazioni e domande di personaggi reali o immaginari. "Scrivere in 85 parole è come cucire un vestito su misura: ogni parola deve avere la sua funzione e il suo ritmo - racconta Alexandra Tempesta, word coach e curatrice del progetto -. È un esercizio di essenzialità e libertà che aiuta a riscoprire la forza nascosta della brevità". Il libro invita i lettori a riscoprire il piacere delle microstorie, capaci di emozionare in pochi istanti, come i frammenti di vita che si incrociano ogni giorno nelle stazioni e nelle banchine della metropolitana.
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| Il 16 novembre è previsto un incontro pubblico di presentazione nell'ambito di Bookcity Milano 2025 |
Nel 'Bacchanale' tutta la potenza immaginifica del genio di Dalí
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| In mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano la scenografia teatrale dipinta da Salvador Dalí nel 1939 (Ph. GoldenBackstage) |
03 novembre 2025
Candy celebra con una mostra i suoi 80 anni proiettati al futuro
Proseguono le celebrazioni per l'80esimo anniversario di Candy, marchio del design italiano che dal 1945 semplifica la quotidianità delle persone con soluzioni smart. Un percorso che intreccia tecnologia, design e arte, dando vita a nuovi appuntamenti pensati per raccontare un'eredità sempre proiettata al futuro.
Dal 31 ottobre al 9 novembre, la Cattedrale della Fabbrica del Vapore ospita, con ingresso gratuito, la mostra 'An archive of possible machines – 80 anni di Candy': tecnologie visionarie dall’archivio, progetto di Mattia Balsamini a cura di Andrea Tinterri, con il patrocinio del Comune di Milano. Balsamini, in occasione degli 80 anni di Candy, ha lavorato sull'archivio dell'azienda, restituendo dieci lavori fotografici che accompagnano e riattivano la storia del design italiano del Novecento. Le opere si mostrano come immagini sospese riemerse dall'archivio, spazi latenti mai realmente esplorati, possibilità che Balsamini rielabora dando forma a un immaginario pubblicitario. L'allestimento, progettato da Studio Gisto in dialogo con l'artista, si avvale di materiali originali provenienti dagli stabilimenti Candy e di alcuni tra i prodotti più iconici del marchio. In questo modo le opere innescano un confronto diretto con la storia dell'azienda: un'eredità che emerge e si palesa nello spazio della mostra. Il progetto adotta inoltre una strategia chiara e radicale: azzerare la produzione di rifiuti, dimostrando la continuità tra la produzione industriale e la dimensione immaginifica. Per l'occasione sarà esposta anche Candy Multi Wash, la prima lavatrice a tre cestelli, simbolo concreto dello sguardo al futuro. Questo nuovo capitolo segue la collaborazione con il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, che ha già aperto il racconto degli '80 anni di vivere italiano' intrecciando l’evoluzione della vita domestica con quella dell’arte contemporanea. Attraverso tre percorsi tematici – la cura della casa, l'efficientamento energetico e le nuove tecnologie – i canali social di Candy Italia raccontano in parallelo ottant’anni di vita italiana e arte. Due estratti dal film 'Vivono', realizzato da Roberto Ortu per il Centro Pecci, hanno intrecciato Candy a una narrazione sospesa tra poesia, interni domestici e visione contemporanea.
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| Alla Fabbrica del Vapore fino al 9 novembre 2025 |
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| In esposizione materiali originali provenienti dagli stabilimenti dell'azienda e anche la nuova Candy Multi Wash a tre cestelli (Ph. GoldenBackstage) |
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