27 febbraio 2014

Chi ha paura del cloud? La ‘nuvola’ spiegata da un esperto

Gianluigi Bonanomi
Molti di noi non se ne sono ancora resi conto, ma il cloud computing è già entrato nel nostro quotidiano. Dai documenti ai contatti, dalle foto alla musica, dai video alla posta elettronica: quando ci avvaliamo dei principali servizi offerti dalla Rete (Gmail, YouTube, Flickr, Evernote, Dropbox, solo per citarne alcuni) la nostra vita in formato digitale è, più o meno consapevolmente, affidata alla nuvola, un posto virtuale che sta allegoricamente e poeticamente sopra le nostre teste. Resistere? “È inutile, il progresso è inarrestabile”, avverte Gianluigi Bonanomi, che al tema ha dedicato il volume ‘Vivere nella nuvola’ edito da Hoepli. Giornalista di varie testate del comparto hi-tech, consulente e docente, dopo averci ricordato che il caro, vecchio personal computer è ormai alle spalle - progressivamente rimpiazzato da tablet e smartphone che ci seguono fedelmente ovunque - l’autore affronta tutti gli aspetti di un fenomeno in rapida crescita, puntando l’attenzione sui vantaggi del cloud, senza giustamente tralasciare l’analisi degli immancabili svantaggi (in primis la spinosa questione della privacy).
Che ci piaccia o no, i supporti materiali, dai floppy ai cd agli hard disk, sono in via di estinzione e i nostri dati sono ormai da considerarsi a tutti gli effetti ‘liquidi’: quando li salviamo in remoto nei data center disseminati per il globo (la nuvola, appunto) non solo non ci dobbiamo più preoccupare di ingombri e perdite accidentali e possiamo recuperarli in qualsiasi momento da ogni parte del mondo, ma possiamo più facilmente condividerli con altre persone, anche in tempo reale. Basta una connessione Internet per avere sempre a disposizione tutti i nostri preziosi archivi di dati. Un fenomeno, quello del cloud, che sta producendo indubbi benefici ed è infatti in crescita a livello mondiale: solo in Italia, secondo le stime dell’Osservatorio ICT del Politecnico di Milano, nel 2013 il mercato ha raggiunto un valore di 493 milioni di euro mettendo a segno un +11% rispetto al 2012. Occorre però imparare a conoscerlo a fondo per sfruttarne al meglio tutto il potenziale e con questo libro, scritto in un linguaggio chiaro, comprensibile anche ai meno esperti e a tratti ironico, Bonanomi ci conduce alla scoperta dei ‘segreti’ della nuvola illustrando nel dettaglio 200 utili servizi e programmi gratuiti, dai più famosi ai più innovativi. In uscita in questi giorni, sempre a firma dell’esperto, anche ‘101 eBook gratis (oltre questo)’, antologia dei migliori eBook a costo zero (scaricabile gratuitamente qui), che fa seguito a un altro suo recente libro in formato elettronico, ‘Utonti’ (acquistabile qui), stupidario delle più divertenti corbellerie del mondo informatico.
Gianluigi Bonanomi, Vivere nella nuvola, Hoepli, 2013, pagg. 223, 14,90 euro

26 febbraio 2014

Con il 'pink day' Novotel celebra tutte le donne l'8 marzo

Iniziativa tutta in rosa da Novotel. Per celebrare la festa della donna la catena di alberghi lancia il 'pink day': tutte le donne che l’8 marzo soggiorneranno in uno dei 13 Novotel presenti in Italia saranno accolte al check-in con una sorpresa speciale, un piccolo pensiero esclusivo da scegliere in base al proprio stile e alla propria personalità tra un’elegante penna o un romantico specchietto da borsa a forma di rosa, entrambi firmati Borsalino, o un’originale pochette gonfiabile Imaxis, comoda da infilare in valigia. Per una giornata di shopping al femminile si può approfittare, inoltre, dell’offerta del Novotel Salerno che regala alle sue ospiti la shopping card da utilizzare presso l’outlet La Reggia che dà diritto a sconti fino al 15%, drink di benvenuto per brindare in compagnia e parcheggio gratuito. La tariffa parte da 73 euro a notte. Per un goloso week end con le amiche si può invece partire alla volta di Genova per gustare le prelibatezze della cucina ligure, reinterpretate dalla fantasia dello chef del Novotel Genova City. Oltre alla cena con piatti tipici, l'offerta prevede pernottamento, colazione e parcheggio gratuito da 60 euro a notte.

Inserzionisti di alto profilo per Ulisse, il nuovo mag di Alitalia

Dal viaggio alla moda, dall’enogastronomia alla cultura. Nuovo compagno di viaggio, all’insegna dell’eccellenza tricolore, per i passeggeri della compagnia di bandiera. Ulisse, il magazine di bordo di Alitalia, dal mese venturo si ripresenta al mercato con una nuova grafica e contenuti attuali: 12 numeri l’anno, 65.000 copie mensili che diventeranno presto 100.000, una foliazione di 128 pagine con un aumento già previsto dal numero di aprile. Alla direzione Paolo Gelmi (anche direttore responsabile del maschile Maxim) che ha rivisitato completamente la testata, in precedenza priva di un taglio giornalistico, creando “un magazine di tendenza da leggere in aereo, conservare perché ricco di informazioni e magari mettere in bella mostra nel salotto di casa. A realizzarlo, tengo a precisarlo perché non è scontato, è una vera redazione di giovani giornalisti, tutti esperti nei rispettivi segmenti”. Numerosi i contenuti del nuovo Ulisse, sebbene il focus rimanga il viaggio: di volta in volta saranno raccontate alcune tra le più interessanti città italiane e internazionali viste con gli occhi di un viaggiatore curioso ed esperto. Ampio spazio è dato anche alla moda, ai protagonisti del Made in Italy e al patrimonio enogastronomico del Bel Paese. E non mancano arte, design, musica, cinema. 

Ricavi adv da inserzionisti top
Giuseppe Ferrarini                                 Paolo Gelmi
Il nuovo Ulisse di Alitalia, che si troverà sugli aerei e nelle lounge dall’1 marzo, è realizzato insieme a P.E.I. Prodotti Editoriali Internazionali. Per Alitalia sarà Antonella Zivillica il direttore editoriale. Come spiega il vice president sales advertising services di Alitalia Giuseppe Ferrarini, il target del magazine è di alto profilo, e lo si evince anche dalla presenza di inserzionisti top italiani e internazionali (tra cui Ferragamo, Maserati, Jeep, Blauer, Bikkembergs). "Insieme ad Ad Hoc Consulting nelle prime tre settimane abbiamo già avuto investimenti per oltre 700mila euro. Per il 70% si tratta di nuovi investitori, di aziende che si sono riconosciute in questa testata e in Alitalia - dichiara Ferrarini-. Molte di queste hanno inoltre siglato accordi annuali, non si sono limitate ad acquistare la singola posizione pubblicitaria, e di questo siamo molto orgogliosi. Ogni numero produrrà ricavi pubblicitari intorno a 250.000-300.000 euro". 

Strumento per raccontare i valori di Alitalia e dell'Italia
A destra, Gabriele Del Torchio
(foto GoldenBackstage)
"Per presentare questo nuovo progetto editoriale – afferma Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Alitalia - abbiamo scelto Milano, città simbolica, che abbiamo messo anche in copertina sul primo numero del magazine e con la quale vogliamo dichiarare che siamo italiani e siamo anche la compagnia più importante del nostro Paese. Usciamo rinforzati da un periodo travagliato e con questa iniziativa editoriale vogliamo ricominciare a raccontare e a raccontarci ai 4 milioni di passeggeri che trasportiamo ogni anno, di cui la metà provenienti dall’estero. Ulisse è un importante strumento di comunicazione sia dei valori di Alitalia sia del Paese”. 

Morellato cerca giovani talenti con un contest internazionale

Massimo Carraro (foto Golden Backstage)
S'intitola Morellato International Jewelry Talent l'iniziativa con cui Morellato, il gruppo presieduto da Massimo Carraro, intende promuovere la creatività dei giovani designer di gioielli con il duplice obiettivo di far emergere nuovi talenti creativi e dare forza e futuro al settore moda/gioielleria grazie a nuove idee. Presentato nell'ambito della recente edizione del 080 Barcelona Fashion, il concorso si propone come riferimento internazionale per i nuovi talenti, che potranno inviare la propria candidatura con i dati personali a questo indirizzo email, entro il 31 marzo. Dall'1 aprile, tutti i candidati che avranno contattato l'azienda riceveranno un briefing con le indicazioni per la partecipazione. I lavori dei giovani designer dovranno quindi essere presentati tra aprile e maggio 2014.
Un gioiello della colleciòn Ducale Morellato
Dall'1 al 15 giugno, chiamata a selezionare i 10 finalisti sarà una giuria composta da Paolo Vasile, amministratore delegato di Mediaset Spagna, Nuria Mora, direttore dei contenuti di 080 Barcelona Fashion, Aurora Segura, fashion editor de La Vanguardia, Pilar Pasamontes, direttore scientifico IED Moda e vice presidente della Modafad, Petra Marin, in rappresentanza del Gruppo Duplex, Paola Saltari, capo servizio di Vanity Fair Italia, e il designer Custo Dalmau. Il nome del vincitore verrà reso noto nella prossima edizione del 080 Barcelona Fashion primavera-estate 2015. Il designer selezionato avrà la possibilità di partecipare a uno stage di tre mesi a Milano, presso gli uffici Morellato, e riceverà un premio in denaro del valore di 4.000 euro.

25 febbraio 2014

Al Taste of Milano anche il Wine Caveau e il Wonder Table

Maddalena Fossati                                       Silvia Dorigo
Sperimentare, in condivisione con altri estimatori, 100 eccezionali etichette del panorama enologico internazionale. Succederà anche questo al Taste of Milano 2014, in calendario dall’8 all’11 maggio nel capoluogo lombardo, al SuperstudioPiù, in via Tortona 27. L’idea dell’iniziativa, battezzata Wine Caveau, è venuta alla giornalista di Vanity Fair Maddalena Fossati, ispirata dall’operazione di Enrico Bernardo, lo chef che nel suo ristorante parigino Goust propone un menu degustazione di alta cucina a un prezzo ‘democratico’, intorno ai 70 euro. “Quello che conta non è tanto come viene presentato un determinato vino dall’esperto sommelier: la cosa davvero importante è l’esperienza personale, che può essere indimenticabile – spiega Fossati, ‘folgorata’ tempo fa da mezzo calice di Montrachet Romanée-Conti, che le ha improvvisamente aperto un mondo –. Al Wine Caveau si potrà bere bene, condividendo con un gruppo di amici o sconosciuti il prezzo di bottiglie straordinarie, introvabili o molto costose, acquistandone anche solo un bicchiere”. Altra importante novità in programma durante la quinta edizione del Taste of Milano, il festival che prevede degustazioni delle creazioni di top chef, corsi di cucina, animazioni ed eventi ludici, sarà il Wonder Table, un tavolo delle meraviglie cui si siederanno i commensali più temerari accettando di vivere un’esperienza di gusto a sorpresa.

Largo al green, aspettando Expo 2015
Secondo quanto annunciato da Silvia Dorigo, amministratore delegato di Brand Events Italy, l’agenzia che in Italia cura l’organizzazione del format internazionale Taste of (all’edizione milanese e a quella romana, prevista dal 18 al 21 settembre 2014, quest’anno si aggiungerà anche la tappa natalizia Taste of Christmas, dal 28 al 30 novembre 2014) il tema scelto quest’anno è ‘Aspettando Expo 2015’: “Abbiamo voluto puntare sul legame con il grande evento mondiale dell’anno prossimo con un’iniziativa che riprende il filo conduttore della sostenibilità – spiega Dorigo-. Al Taste of Milano un piatto su tre dovrà quindi essere studiato per avere un impatto contenuto sull’ambiente”. Se il tema del green avrà il suo peso, anche la gastronomia di genere avrà la sua ribalta grazie a un pop up restaurant tutto al femminile in cui si alterneranno due chef stellate della prestigiosa associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe.

I top chef del Taste of Milano 2014
Come da tradizione, la kermesse gastronomica darà al pubblico l’opportunità di vivere esperienze di degustazione d’alta gastronomia incontrando i migliori chef del panorama italiano.
Quest’anno la squadra è formata da Andrea Aprea (Vun, Park Hyatt Milan), Fabrizio Cadei (Acanto - Hotel Principe di Savoia), Daniel Canzian (Daniel), Andrea Migliaccio (Larte), Roberto Okabe (Finger’s Garden), Wicky Priyan (Wicky’s), Andrea Provenzani (Il Liberty), Marco Sacco (Piccolo Lago), Misha Sukyas (L’Alchimista), Matteo Torretta (Asola |Cucina Sartoriale), Ilario Vinciguerra (Ilario Vinciguerra Restaurant). Quanto ai partner, gli sponsor dell’evento saranno Electrolux e DS - gluten free (Gruppo Dr. Schär), mentre la copertura mediatica sarà garantita da Myself e Il Cucchiaio d’Argento.

Incontro con il fondatore dell'impero Kamut International

È giunto in Italia dal Montana qualche giorno fa e noi lo abbiamo incontrato. Occasione: la presentazione del dossier scientifico sulle caratteristiche e i benefici del grano khorasan a marchio Kamut. Lui è Bob Quinn, fondatore di Kamut International.
Bob Quinn a Milano per il dossier sul khorasan Kamut
Come ha spiegato il titolare di Kamut, marchio che ha registrato nel 1990, questo dossier intende mostrare le principali evidenze scientifiche della ricerca curata dalla dottoressa Alessandra Bordoni del dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Università di Bologna, che da anni indaga le proprietà e le caratteristiche di questo antico cereale da agricoltura biologica, presente sulle nostre tavole nelle forme più disparate (dalla pasta al pane, dai biscotti alla pizza ai derivati del pane ai dolci) e sempre più consumato in Italia (il Bel Paese vale il 70% del prodotto importato in Europa). Preme sottolineare che questa ricerca tutta italiana, avviata da Bordoni a partire dal 2005-2006, non riguarda genericamente il grano khorasan, ma esclusivamente quello a marchio registrato Kamut (registrato, ma non brevettato) che risponde infatti a specifici requisiti illustrati dallo stesso Quinn: "È rigorosamente coltivato secondo il metodo dell'agricoltura biologica, riguarda solo la pura varietà di grano antico (mai ibridato né incrociato) e presenta specifici contenuti di proteine e sali minerali". Cresciuto in una famiglia di agricoltori, Quinn ha scoperto con stupore il khorasan (grano tre volte più grande del normale) durante una fiera di settore quando aveva solo 15 anni, se n’è interessato a lungo nei suoi studi condotti in giro per il mondo e ha deciso di trasformarlo in un business creando un brand che in antica lingua egizia significa ‘grano’: oggi con Kamut è a capo di un consorzio di 200 agricoltori per un totale di 35mila ettari di terreno tra il Montana e il Canada (le zone che sono risultate in assoluto più idonee per la coltivazione di questo grano, grazie alla particolare ricchezza di selenio).
Un momento della presentazione del dossier
"Investire in ricerca scientifica per offrire un prodotto sempre migliore, di qualità garantita, nutrizionalmente ricco di proprietà benefiche per la salute, ancora tutte da scoprire: è questo l’impegno che stiamo portando avanti da oltre un decennio con l'obiettivo di dare una base scientifica alle tante testimonianze che da sempre riceviamo dai consumatori e di valorizzare al massimo le caratteristiche uniche dell'antico grano khorasan Kamut", afferma Quinn, che ha riscontrato la straordinarietà di questo cereale in caso di talune intolleranze alimentari rispetto ad altri tipi di grano moderno e sta quindi cercando di scoprirne le ragioni. Secondo il dossier scientifico, rispetto al grano moderno il khorasan Kamut possiede caratteristiche nutrizionali uniche, quali il maggiore contenuto di proteine e minerali (specialmente selenio, potassio e magnesio) che gli conferiscono un valore aggiunto per l’alimentazione umana. Le proprietà del grano khorasan Kamut, inoltre, sembrano essere legate anche alla presenza in concentrazioni significative di altri componenti funzionali quali fenoli antiossidanti e peptidi bioattivi. "La strada da percorrere è ancora lunga, ma vi sono elementi di grande interesse che stimolano ad approfondire sempre di più la conoscenza scientifica su questo grano antico che promette di essere considerato in futuro un alimento funzionale", afferma Bordoni (nella foto, a destra), che pone però doverosamente l’accento su un aspetto fondamentale, spesso causa di fraintendimenti: "Non è vero che non contiene glutine. Tutte le varianti di grano di questo cereale lo contengono, incluso il khorasan Kamut, e pertanto devono essere escluse dalla dieta dei celiaci".

C'è aria di novità nel vino con la nuova immagine Bellavista

Cambio d’immagine per Bellavista. Il rinnovamento, espresso dal claim ‘New air on wine’, si deve al creativo francese Thierry Consigny dell’agenzia Saltimbanques, che per raccontare l’essenza del prestigioso marchio di vini ha puntato su tre elementi ispiratori: l’aria, il colore, la materia. Il risultato? Immagini d’impatto con farfalle, polvere d’oro, ovatta, caramelle, prismi di cristallo, nuvole. Per Francesca Moretti, responsabile dell’azienda di Franciacorta, si è trattato di “un percorso di ricerca laborioso e appassionante perché abbiamo voluto che ogni minimo dettaglio visivo prendesse sostanza dal pensiero enologico e dalla storia di Bellavista che si è distinta nel mondo del vino per un approccio di assoluta avanguardia”. L’immagine creata da Consigny è stata quindi reinterpretata dal visual storyteller Felice Limosani e narrata sul fronte digitale dalla community Instagram Italia con un Live Social Challenge che ha preso il via lo scorso 13 febbraio, giorno della presentazione ufficiale.

24 febbraio 2014

Dalla scatola dei pastelli la nuova collezione Andy Maid

Scaturisce dalla collaborazione con Faber-Castell, azienda tedesca con oltre 250 anni di storia nel disegno, la nuova collezione 'Life is a draw' di smalti Andy Maid fatta di 10 nuove tonalità che si rifanno alla scatola dei pastelli. Dal verde pistacchio all’arancione, dall’acqua marina al color orchidea (eletto da Pantone tonalità dell’anno), dal classico blu navy al tortora: sfumature leggere e delicate di eccentrica semplicità. Non mancano i rossi: un lacca e un rosso più morbido, accompagnati da una sfumatura più aranciata e zuccherosa, effetto ripreso anche dall’azzurro polvere. All'acquisto dei nuovi colori degli smalti della collezione Life is a Draw è previsto un omaggio firmato Faber-Castell limited edition. Andy Maid, marchio made in Italy privo di sostanze dannose, è distribuito da Luxury Lab Cosmetics ed è disponibile in saloni di estetica e centri benessere.

Lo spettacolare universo della designer Valentina Sciumé

La designer siciliana Valentina Sciumé
Intersezioni planetarie, illuminazioni cosmiche, rocce vulcaniche: spiccava Sciumé tra gli 11 brand di talenti emergenti del fashion ospitati fino a ieri al 'The Vogue Talents Corner.com' a Palazzo Morando, nell'ambito della Milano Fashion Week. Il brand, italianissimo, è stato creato da Valentina Sciumé, giovane e solare designer di Agrigento, che vanta un solido background nel mondo della moda: ha lavorato nei team di Alberto Biani, Costume National e Versace. Spinta da una grande passione per gli accessori - non solo bijoux, ma anche cappelli - Valentina nel 2012 ha fondato il suo brand, sul quale lo scorso anno si sono già accesi i riflettori grazie al Vogue Talents 2013 Edition. Dallo stile rétro reinterpretate in chiave moderna, le sue spettacolari e lussuose creazioni (Space Metal e Prestige Theatre quelle della collezione autunno-inverno 2014-15) sono rigorosamente fatte a mano ed esprimono la forte attrazione della designer per le più complesse forme geometriche, nel pieno rispetto dell'artigianalità italiana.

23 febbraio 2014

Registi d'eccezione per gli shooting allo styling cube Testanera

Wintana Rezene                                   Saturnino Celani
Giornate concitate allo styling cube Testanera durante la Milano Fashion Week. Come anticipato qui, il cubo, come da tradizione allestito di fronte allo storico Palazzo Giureconsulti, quest'anno ha ospitato tre 'registi' molto speciali, pronti a dispensare consigli alle ragazze che, dopo una seduta di hairstyling, si sottoponevano allo shooting fotografico ispirate dalle modelle di Karl Lagerfeld. Venerdì scorso a 'dirigere i lavori' è toccato alla splendida conduttrice Filippa Lagerback, ieri alla blogger Eleonora Carisi e oggi al bassista Saturnino Celani. Al cube, in outfit superfashion, abbiamo avvistato anche Wintana Rezene, conduttrice televisiva e radiofonica di origine eritrea.
Filippa Lagerback