L'artista Michel Comte, tra i fotografi di moda più importanti di tutti i tempi, ha accolto l'invito dell’Istituto Europeo di Design a seguire come mentor il team di studenti Ied selezionati da tutte le undici sedi del Gruppo fra Italia, Spagna e Brasile per progettare Identity, una installazione che sarà presentata il 12 giugno negli ambienti dell'ex Teatro dell'Oriuolo in occasione di Pitti Uomo. Il team di lavoro multidisciplinare ha unito le competenze delle aree di fashion design e styling con quelle di interior design, video, sound e fotografia per sviluppare un progetto dove la ricerca dell’arte incontra la riflessione della moda. La cornice dell'ex Teatro dell'Oriuolo, nella sua nuova veste di polo formativo delle arti digitali e visive Ied, accoglie la prima installazione aperta alla città di Firenze proprio durante la settimana internazionale di Pitti Uomo. Ied ha scelto come mentor Michel Comte per la sua capacità di esprimere l’arte attraverso i diversi linguaggi da lui utilizzati nel corso della sua carriera professionale come fotografo, filmmaker, foto-giornalista, oltre che per la sua aderenza ai temi culturali e sociali, l'impiego di materiali innovativi e per l'attenzione ai processi di upcycling. L'artista ha indirizzato gli studenti nello sviluppo progettuale a partire da una riflessione sul tema dell'identità: in tempi in cui i dispositivi elettronici hanno superato la moda in termini di desiderabilità, come possiamo rappresentare chi siamo attraverso ciò che indossiamo? La moda resta uno dei mezzi principali per rappresentare chi siamo, la nostra identità. L'installazione Identity sarà diffusa negli spazi interni e nel giardino dell'ex Teatro dell'Oriuolo, in un percorso che alternerà capi concettuali a sculture contemporanee.
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13 maggio 2024
13 dicembre 2022
Sesso e amore nel mondo digitale: un libro analizza il fenomeno
'Love, Sex e Web' è il titolo del nuovo libro, edito da Ledizioni, scritto a sei mani da Rossella Dolce, Marvi Santamaria e Fiorenzo Pilla.
Disponibile in versione digitale e cartacea, il volume tratta di un argomento caro a quanti sono interessati all'argomento sesso, amore e relazioni nell'universo digitale: oggi sono infatti dating app, regole e interazioni a scandire le relazioni contemporanee. Di questo complesso e articolato panorama, gli autori analizzano gli elementi salienti, provando a fornire una risposta semplice, concreta ed esaustiva ai mille interrogativi che, dagli incontri digitali, al sesso virtuale fino ai miti e tabù tecnologici, ciascun utente della Rete si è trovato ad affrontare. Scrive Greta Sclaunich nella prefazione: "I tre autori, rispettivamente una psicologa clinica (Dolce), un analysis manager (Pilla) e un'esperta di digital (Santamaria), riescono a dare tre punti di vista diversi e complementari sull’evoluzione e lo stato dell’arte del dating a dieci anni dal lancio di Tinder e a due dall'inizio della pandemia, che ha contribuito ad accelerare il passaggio al digitale di molte nostre abitudini e comportamenti. Dallo smartworking alla spesa online, passando per i 'primi appuntamenti': quanti single hanno conosciuto persone nuove (e alcuni hanno anche finito per fidanzarcisi) nello spazio chiuso della propria casa durante i vari mesi di lockdown? Non c'è una cifra ufficiale, ma tutte le principali app di dating hanno registrato cifre da capogiro in nuove iscrizioni e numero di accessi proprio in quel periodo. Ed è questo il nodo del presente saggio, il punto finale dei tre percorsi tracciati dagli autori: com'è cambiata, e come sta ancora cambiando, la nostra identità a cavallo tra reale e digitale".
I tre autori offrono punti di vista diversi e complementari sull'argomento |
17 marzo 2022
Il Mipaaf ha approvato il nuovo 'Modello Abruzzo' nel vitivinicolo
Meno denominazioni; identità comune rafforzata, segmentazione qualitativa: poggia su questi pilastri il nuovo 'Modello Abruzzo', approvato dal Mipaaf con l'accoglimento da parte del Comitato Nazionale Vini della proposta presentata nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo.
L'importante novità, ufficializzata questa mattina con una conferenza stampa a Milano da Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione Abruzzo, e da Valentino Di Campli, presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, introduce la menzione Superiore per le Dop 'd'Abruzzo' e porterà a ridurre da otto a una le Igt. Obiettivo: consolidare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori. I vini Montepulciano d'Abruzzo, Trebbiano d'Abruzzo, Cerasuolo d'Abruzzo, Pecorino d'Abruzzo, Passerina d'Abruzzo, Cococciola d'Abruzzo, Montonico d'Abruzzo, potranno fregiarsi in etichetta delle appellazioni provinciali; adeguamento al reale potenziale produttivo regionale; il tutto nell’ottica di sostenibilità sociale, economica ed ambientale.
"Si tratta di un passo decisivo nel percorso di crescita qualitativa intrapreso dal mondo produttivo regionale con un approccio che punta ad avvalorare il vino abruzzese esaltando i differenti territori e la biodiversità all'interno di un Abruzzo sempre più coeso e capace di fare squadra", dichiara Imprudente. Una svolta, ha sottolineato Di Campli, che faciliterà anche "la promozione e la comunicazione perché renderà le diverse zone di produzione molto più riconoscibili sui mercati, soprattutto all’estero, e di esaltare sempre di più il binomio vino/territorio; d’altro canto l’introduzione di un'unica Igt Terre d'Abruzzo con il riferimento al territorio distintivo che va a sostituire le 8 attutali crea una forte immagine regionale sopperendo all’attuale frammentarietà". La menzione distintiva Superiore per tutte le denominazioni di origine controllata è volta a esaltare le produzioni caratterizzate da accorgimenti produttivi più stringenti e destinate anche ad affinamento per riserve produttive importanti e distintive dei diversi territori provinciali. Il riconoscimento di Superiore permetterà anche di evidenziare in etichetta il riferimento a territori più piccoli e identitari quali quelli provinciali e, in futuro, ancora più ristretti come i cosiddetti 'cru', le Unità Geografiche Aggiuntive comunali, fino alla singola menzione di 'vigna'. Le quattro appellazioni provinciali per le Doc 'd'Abruzzo' che potranno fregiarsi delle menzioni Superiore e Riserva sono: Colline Teramane; Colline Pescaresi; Terre de L'Aquila; Terre di Chieti.
Emanuele Imprudente e Valentino Di Campli |
Obiettivo: avvalorare il vino abruzzese esaltando i differenti territori e la biodiversità |
17 maggio 2021
Mastercard lancia in Europa la carta di pagamento True Name
Disponibile anche in Italia, questo nuovo strumento permette di mostrare la propria reale identità sulla carte di pagamento |
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16 maggio 2020
L'impegno di Avon contro le discriminazioni sessuali
Domenica 17 maggio si celebra in oltre 130 Paesi nel mondo la Giornata Internazionale contro l'omofobia, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sul riconoscimento e la difesa dei diritti umani, indipendentemente da orientamento sessuale, identità o espressione di genere. Avon, brand leader mondiale nel settore beauty nel canale della vendita diretta di prodotti cosmetici e parte del Gruppo Natura &Co, da anni si schiera in prima linea per combattere le differenze di genere sostenendo la diversità in tutte le sue forme, le discriminazioni e, in senso più ampio, la violenza. Dal 2004 Avon si dedica infatti alla violenza di genere, con un particolare focus su donne e ragazze vittime di violenza attraverso programmi di educazione, prevenzione e sostegno. A fine 2018 Avon ha inoltre annunciato la sua adesione agli Standard di condotta per le imprese, redatto dalle Nazioni Unite, per contrastare la discriminazione di genere (Lgbti - lesbiche, gay, bi, trans e intersessuali). Supportando gli Standard ONU relativi a questioni Lgbti, Avon ha confermato e rinnovato il proprio impegno in favore del progresso sociale e della libertà di espressione, principi fondanti dell’azienda.
13 ottobre 2019
Identità e amore ai tempi dei social, tra realtà e finzione
Il film arriva nelle sale il 17 ottobre con I Wonder Pictures |
Adattamento del romanzo 'Celle que vous croiez' della scrittrice francese Camille Laurens, il film vede l'attrice premio Oscar Juliette Binoche nei panni di Claire, attraente e colta cinquantenne, madre single di due figli, che, giunta nell'età emblematica della vita in cui ogni donna si sente invisibile, cede alla tentazione di aprire un falso profilo su Facebook spacciandosi per la bella ventenne Clara. Ed è grazie al social che conosce, ma soltanto virtualmente, Alex (interpretato dall'attore emergente François Civil), un uomo molto più giovane, e tra i due nasce un reciproco interesse alimentato da chiacchierate notturne, messaggi e chat. Tra bugie, verità e amore, la vicenda, che conquista e commuove, ruota intorno al concetto d'identità ai tempi dei social, strumenti che offrono la possibilità d'intraprendere relazioni che possono anche rivelarsi 'pericolose'. La realtà di Claire, basata sulla menzogna ma reale nel sentimento, comincia infatti a confondersi con la finzione, in un gioco di prospettive e di doppi sempre più complicato, che il regista Safy Nebbou ha ben reso anche visivamente attraverso una serie di riflessi. Nel cast anche Nicole Garcia nei panni di una psicoanalista che empatizza con la donna che 'vive due vite', quella di Claire e quella del suo giovane alter ego Clara.
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21 settembre 2019
Ovs valorizza la bellezza dei diversi modi di essere delle persone
La bellezza delle persone nella loro unicità, la pluralità come valore da vivere e condividere: sono questi i temi che hanno ispirato la nuova campagna Ovs autunno-inverno 2019-2020 che racconta il piacere di credere in se stessi, al di là delle etichette e degli stereotipi. L'insegna dà voce alle persone di ogni età, alle donne con una taglia superiore alla 42, a chi non ha più vent'anni, alle famiglie che oggi si esprimono in tanti modi, con l'amore che guida composizioni non sempre tradizionali. Le immagini rinviano a un mondo in cui la semplicità diventa armonia, alla ricerca di bellezza e personalità meno omologate, e trovano nella quotidianità i valori da comunicare. 'Love people. Not labels' è il claim della campagna: un modo per affermare come si possa essere affascinanti nella propria identità, al di là di quello che si indossa: self-confident sempre, consapevoli della propria unicità. Ovs propone una scelta poliedrica di volti, nella quale ognuno possa ritrovarsi. "Dopo la comunicazione tradizionale, incentrata sulla bellezza delle top model, abbiamo adottato un approccio che tiene conto della pluralità dei modi di essere - afferma Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs -. Questa campagna segna un ulteriore passo nel nostro modo di comunicare, perché la moda si compenetra con l'individualità e la trasversalità vince sugli stereotipi. Le persone sono viste prima di tutto come esseri umani, non come consumatori". La campagna sarà pianificata su stampa, affissione, digital e sarà anche in onda da domenica 22 settembre sulle principali emittenti tv.
07 luglio 2019
Il numero di luglio di Vogue Italia è dedicato al tema del Dna
Il nuovo numero di Vogue Italia, in edicola dallo scorso 4 luglio, è dedicato all'heritage inteso non solo come eredità storica, ma come patrimonio culturale che dà identità e continuità con il passato, promuovendo il rispetto per la diversità e la creatività.
Il mensile inaugura anche un nuovo layout grafico
che riproduce i meccanismi della lettura su schermo
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Il numero di luglio del mensile di Condé Nast diretto da Emanuele Farneti, che vede il debutto alla direzione artistica di Ferdinando Verderi, è interamente dedicato al tema del Dna. Si parla della discussione nel mondo della moda tra marchi che preferiscono coltivare il proprio Dna e altri che hanno scelto di reinventarlo. Si fa il punto su come i nuovi media in questi anni hanno cambiato il Dna del lusso con un articolo esclusivo dello scrittore americano Bret Easton Ellis, a 20 anni dall'uscita del suo romanzo cult Glamorama. E si racconta il boom presso modelle, stilisti e celeb dei kit per i test del Dna a domicilio, che promettono una mappatura genetica al prezzo di pochi dollari (dando conto anche dei dubbi connessi in tema di privacy e sicurezza personale). Vogue Italia racconta che già oltre 26 milioni di americani, tra cui moltissime celeb, si sono rivolti alle aziende specializzate in mappatura del Dna per conoscere le proprie origini; un numero che, ai ritmi di crescita attuali (dati del Massachusetts Institute of Technology), toccherà i 100 milioni nel 2020. Un fenomeno a metà tra la scienza e il vezzo di moda, con siti che offrono servizi sempre più specifici, da quelli legati alla salute – per esempio lo studio della predisposizione verso determinate malattie – all'analisi del lobo dell'orecchio per meglio individuare le proprie radici etniche. Al test del Dna si sono sottoposte le tre modelle in copertina: Gigi Hadid, fotografata da Alasdair McLellan, Karen Elson, fotografata da Harley Weir, Imaan Hammam, ritratta da Theo Sion. Tratta di scelte identitarie anche l'intervista al modello Nathan Westling, che ha appena concluso la sua transizione (in precedenza si chiamava Natalie ed è stata una delle top model più richieste di questi anni). Questo numero di Vogue Italia segna anche l'inizio di un nuovo capitolo nella storia del brand, a partire da una veste grafica originale. Il nuovo direttore artistico Ferdinando Verderi ha immaginato un layout che riproduce i meccanismi della lettura su schermo: le pagine a inizio giornale e quelle della sezione beauty sono concatenate tra loro attraverso immagini e testi, come se fosse possibile fare uno scroll tra di esse, orizzontale, come sui tablet, o verticale, come sugli smartphone. Digital friendly, ma al tempo stesso print proud, il giornale offre esperienze di lettura che ricordano quelle di un romanzo e caratteri tipografici unici che si deformano in modo sempre diverso, in modo che la stessa parola assuma a ogni riscrittura una forma distinta.
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06 novembre 2018
Appartenere a qualcosa ci definisce: parola di Ray-Ban
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La campagna si focalizza sui modelli di occhiali Meteor e Nina |
C'è questo messaggio dietro alla nuova campagna 'Proud to belong' targata Ray-Ban, il marchio eyewear con oltre 80 anni di storia. Una campagna giocata sui temi del ritorno alle origini, al luogo di appartenenza, e della riscoperta del senso di sé. Perché sussiste un legame tra identità e senso del luogo cui si appartiene, ma più che la località geografica è importante cosa e chi troviamo in quel luogo e in che modo questo ci definisce. Non importa quale sia la nostra storia o come si sia evoluta: le amicizie convergono, i ruoli di genere vengono abbandonati, nuovi amori si fanno strada e la razza diventa immateriale. Ciò che davvero conta è esplorare il significato della nostra storia. 'Proud to belong' è la definizione visiva dello stare insieme, dell'accettazione e dell'identità personale. Un messaggio che passa dal rilancio di due modelli leggendari del marchio Ray-Ban, Meteor e Nina, entrambi nati negli anni Sessanta. Meteor è un modello pratico, moderno, ma anche nostalgico. Anche Nina, essenza della sensualità di quegli anni distillata in un paio di occhiali, è un modello che esprime chi si vuole essere. E le diverse immagini della Ray-Ban Holiday Campaign 2018 mostrano come queste proposte siano per tutti, in ogni situazione.
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06 novembre 2017
Una mostra fotografica esplora il legame tra identità e bellezza
Dopo la presentazione della mostra e del catalogo realizzato nel 2016 con Lera Abova, unica modella al centro di più di cento scatti, il prossimo 3 dicembre s'inaugura a Milano, presso la 7,24X0,26 Gallery, in via San Pietro all'Orto 26, 'Polhairoid Printing Proofs', il secondo progetto di Pier Giuseppe Moroni per celebrare due percorsi di manualità e creatività: hairdesign e fotografia.
Imperfezioni visive, codici estetici autentici e alta reattività sono l'offerta artistica. Cinque modelle che incarnano femminilità molto diverse e contemporanee, scomposte e ricomposte in un gioco di estetica e seduzione accentuata da luci diffuse nei colori pop, 60 secondi di attesa dal momento dello scatto per l'immagine positiva, 10 poster unici: delle prove di stampa, d'intuizione, di pronta reazione, di abilità interpretativa e di perfezione meno accessibile. "Pur avendo avuto la fortuna di lavorare sin da giovanissimo con grandi fotografi - afferma Moroni - non mi sono mai appassionato alla fotografia classica, che richiede diversi passaggi prima dello scatto finale e nemmeno a quella digitale, che consente interventi invasivi dell’immagine. L'utilizzo della pellicola istantanea, in questo caso Fuji, mi suscita la stessa emozione che mi dà creare un nuovo hairlook, perché non c'è mai un totale controllo sul gesto: l’attesa è sempre emozionante e il risultato finale sorprendente". Un progetto che, ancora una volta, fa incontrare bellezza e identità, in piena sintonia con Wella, che offre prodotti e servizi che aiutano ogni donna a essere bella in armonia con la propria natura. La mostra sarà aperta dal 5 dicembre 2017 al 31 gennaio 2018, dalle 9.30 alle 18.00.
'Polhairoid Printing Proofs' è un progetto di Pier Giuseppe Moroni e Wella |
23 settembre 2017
In libreria dal 10 ottobre 'Mirror, Mirror' di Cara Delevingne
Il romanzo è edito da DeA |
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22 maggio 2017
Musica, scienza e grandi ospiti al Wired Next Fest di Milano
Dal 26 al 28 maggio prossimi i Giardini Indro Montanelli di Milano ospiteranno la quinta edizione di Wired Next Fest, evento annuale dedicato all'innovazione e organizzato da Wired Italia, magazine diretto da Federico Ferrazza.
L'identità è il tema al centro di quest'edizione meneghina che, secondo la consolidata formula del brand di Condé Nast, prevede eventi d'intrattenimento, momenti musicali e dibattiti con ospiti illustri. Venerdì 26 maggio, in collaborazione con Rds si terrà il concerto di Max Gazzè - Yombe, I’m Not a Blonde, Dino Lupelli. Sabato 27 maggio previsti Röyksopp (dj set) - Planet Funk (dj set), Jolly Mare, Not For Us, Mahmood, Santamanu. Tra gli ospiti attesi Buzz Aldrin, Pussy Riot, Ryan Merkley, Jerry Kaplan, Alain Deneault, Abdalaziz Alhamza, Michael Gazzaniga, Mario Bellini, Maurizio Martina, Gabriele Mainetti, Sydney Sibilia, Nino Frassica, Maccio Capatonda, Salvatore Esposito, Gabriella Coleman, Luigi di Maio, Ilaria D'Amico, Mikko Hypponen, Salvatore Aranzulla, Alessandro Cattelan, Marco Cappato, Lodovica Comello, Geppi Cucciari, Levante, Lo Stato Sociale, Ozmo, Tommaso Paradiso, Riccardo Sabatini, Francesco Mandelli, Federico Russo, Diletta Leotta, Saverio Raimondo, Gianmarco Tamberi, Samuel, Claudio Sabelli Fioretti, David Shing, Brunori Sas. Audi, Bnl, Enel, Ferrovie dello Stato, Nastro Azzurro, Huawei, Nastro Azzurro, Sky, Vodafone, TagHeuer, Regione Lombardia sono i partner principali dell'evento, che lo scorso anno ha visto la partecipazione di 190mila persone (nelle due date di Milano e Firenze). Anche quest'anno la seconda tappa di Wired Next Fest è prevista nel capoluogo toscano dopo l'estate, precisamente il 30 settembre e 1 ottobre.
Federico Ferrazza alla conferenza stampa di presentazione dell'evento |
07 marzo 2017
Wired Next Fest invita a riflettere sui temi d'identità e confine
La nuova edizione si terrà ancora a Milano e Firenze |
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