12 aprile 2019

Il ritratto della Generazione Z nell'indagine di Bnp Paribas Cardif

Sempre più connessi, multi-social e senza confini. Ma con valori e vita vera offline: è quanto emerge da 'Generazione Z: un futuro che guarda al passato', 'indagine sui giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni (pari all'11% degli italiani) realizzata da AstraRicerche per la compagnia assicurativa Bnp Paribas Cardif. L'indagine fotografa una generazione non mossa da logiche legate all'apparenza e del virtuale, anzi. Sono i valori autentici a contare veramente, quelli della famiglia e delle amicizie che, sorprendentemente, non sono quelle digitali, indicate solo dal 26%.

Gli influencer per i Centennial contano poco
Gli amici veri sono le persone che si frequentano durante il tempo libero (74%), i compagni di scuola o i colleghi di lavoro (58%) e solo in misura minore le persone conosciute sui social e poi frequentate nella vita reale (37%).
L'indagine sui Centennial è stata realizzata da AstraRicerche
Non hanno una ricetta per la felicità (quasi il 60% si dichiara felice, soprattutto gli uomini), ma per loro è molto importante stare bene con se stessi (84%) e fisicamente (82%), e avere il supporto della famiglia (80%). La fama, il successo, l'essere leader o influencer contano davvero pochissimo. A conferma di questo dato, tra le priorità dei Centellian (altro termine per definire gli esponenti della Generazione Z) risultano la famiglia (per il 56%), l'amore (47%) e la salute (42%), meno la scuola e il lavoro. I loro veri modelli di riferimento sono quelli tradizionali, come i genitori (55%) e gli amici (44%), mentre tra gli estranei, i personaggi dello spettacolo (35%) e gli sportivi (30%) superano di gran lunga i nuovi potenziali punti di riferimento come chef (19%), blogger (21%) e influencer (23%).

Ambiente e diversità nel cuore
Una generazione attenta all'ambiente e aperta alla diversità, valori acquisiti che fanno parte del quotidiano, del loro modo di essere, di pensare e vivere. Pongono una grande attenzione verso la raccolta differenziata (66%) e sono attenti agli sprechi (60%), anche se mancano un po' sul fronte della proattività, come nell'attività di volontariato (la pratica solo il 25%). Una generazione attiva (solo il 9% né studia né lavora) che si trova a essere più esposta a fenomeni sociali come il bullismo, con oltre la metà che afferma di aver subito a scuola o sul lavoro discriminazioni, in particolare per la propria salute e forma fisica (soprattutto le donne). Anche la loro vita social li porta alcune volte a commettere errori, con il 47% che dichiara di aver pubblicato contenuti online di cui si è poi pentito o di aver avuto esperienza diretta o indiretta di cyberbullismo (oltre il 40%). Tuttavia sono poco consapevoli e interessati alla reputazione digitale e hanno una debole percezione della serietà del tema.

Assicurazione per la digital reputation, questa (semi)sconosciuta
La ricerca ha indagato anche il rapporto della Generazione Z con le assicurazioni. In generale ben il 65% dei giovanissimi ne possiede almeno una stipulata da loro o dai propri genitori; più gettonate quelle legate alla mobilità (31%), alle polizze vita (19%) e alla casa (19%). Alta anche la percentuale di chi copre il proprio viaggio con un'assicurazione (69%) tra salute, volo, valigia o viaggio stesso. Sulle polizze per coprire i device da eventuali danni o furti, questa generazione dichiara di conoscerne l'esistenza (81%), con il 21% che già la possiede. Ma nonostante la rete possa essere un terreno rischioso a livello reputazionale, più della metà non conosce le assicurazioni legate alla digital reputation (55%) o, pur conoscendole, dichiara di non esserne interessato (23%). 

Mai senza lo smartphone
In merito all’universo digitale i dati emersi confermano il pensiero diffuso, con gli smartphone che trionfano tra i device più utilizzati (93%) e irrinunciabili (87%), anche se non vengono sostituiti così di frequente, considerando che il 46% lo cambia solo se necessario. Unica vera alternativa allo smartphone è il laptop (per il 75%). Tra le app maggiormente utilizzate svettano quelle per vedere video (76%), ascoltare musica (67%) e fare acquisti (63%).  WhatsApp, in assoluto (89%), e Instagram (82%) sono, come previsto, i social più utilizzati e irrinunciabili, con Facebook che si ferma al 72% e Tik Tok che raggiunge il 10%. A sorpresa, pur essendo nativi digitali e multisocial, solo meno di un terzo è molto attivo con contenuti nuovi o personali e meno di uno su cinque si definisce creatore di contenuti originali. Comunicano prevalentemente con le immagini (il 60% interagisce attraverso foto) che superano di gran lunga i video (6%). Nel tempo libero ascoltare musica è la prima grande passione dei giovanissimi (78%), che amano viverla anche in maniera esperienziale preferendo i concerti alla discoteca (solo il 31%). Seguono le serie e i film visti in tv o tramite altri devices (74%), e il tempo trascorso con gli amici, sia uscendo con loro (65%) sia chattando a distanza (65%). Il cinema resta un piacevole passatempo (49%), così come leggere un buon libro (45%).

Acquisti: l'esperienza è ancora importante
A sorpresa, i Centennial preferiscono gli acquisti nei negozi fisici
In termini di consumi, a sorpresa i negozi fisici vincono sugli acquisti online (40% contro 34%), confermando l’importanza del fattore esperienziale. Ma in questo caso il genere conta, poiché le donne preferiscono in assoluto il negozio mentre gli uomini l'online. Si acquistano più beni fisici (79%) che servizi (54%). Per gli acquisti si fanno consigliare da amici e familiari, non dagli influencer della rete. Curiosi di conoscere il mondo, viaggiare è per loro un'esperienza diffusa (per il 46%), mentre sul fronte mobilità, i giovani si spostano prevalentemente in auto (51%), a piedi (50%) e con i mezzi pubblici (37%), ma il mobility sharing è per il momento una realtà cui sono poco interessati. 

Le persone al centro della nuova immagine di Piano City Milano

Piano City, l'evento che per tre giorni trasforma Milano nella più grande sala da concerto con oltre 400 appuntamenti e 50 ore di performance, quest'anno si presenta con un'immagine rinnovata.
La nuova identità grafica porta la firma di Zetalab Milano
Protagoniste del nuovo progetto grafico multisoggetto sono le persone che, unite dalla passione per la musica, rendono Piano City Milano una manifestazione ricca di magia e calore. Tributo a chi partecipa, a chi suona e a chi lavora dietro le quinte, l'immagine utilizza colori decisi, tra cui una calda tonalità di rosso, il bordeaux e una sfumatura scura del turchese, e racconta attraverso quattro scene altrettanti momenti tipici dell'articolato mondo del festival. Ci sono una casa privata che spalanca le sue porte e accoglie gli ospiti per un concerto, la storia di un pianoforte che esce dai luoghi canonici per essere suonato in un parco, la tensione e la concitazione di un pianista che aspetta di esibirsi e un concerto tenuto nelle strade della città tra la curiosità e l'entusiasmo dei partecipanti. Perché con Piano City la musica invade davvero tutta Milano, dai classici luoghi agli spazi più inaspettati, e invita tutti a partecipare. La nuova identità è disegnata da Zetalab Milano. Piano City Milano è un progetto di Associazione Piano City Milano con Comune di Milano, a cura di Ponderosa Music & Art e Accapiù.

Melissa stupisce con un'installazione crochet dei fratelli Campana

Fino al prossimo 14 aprile, Melissa, società curatrice di moda, arte e design fondata nel 1979 in Brasile, presenta un'installazione artistica che celebra la partnership con i fratelli Fernando e Humberto Campana, collaborazione che ha raggiunto il traguardo dei 15 anni.
L'installazione è legata alla ballerina in plastica riciclata 
Traendo ispirazione dalle tecniche crochet, il duo di designer ha sviluppato una texture intricata e leggera, che si combina con la tecnologia di Melissa e la sua materia prima, la plastica. Melissa sceglie ancora di essere presente nel cuore pulsante del Brera Design District presso Via Palermo 1. L'installazione è creata dai fratelli Campana in collaborazione con la Ong brasiliana Projeto Arrastão. Diversi collettivi sono stati infatti coinvolti per la realizzazione di pezzi di trama crochet, uniti dai fratelli Campana nell'opera finale esposta durante il salone. Tutte le trame realizzate e assemblate coprono la struttura conica al centro della sala principale per immergere il visitatore nel mondo Melissa. Il progetto è connesso alla presentazione della nuova collezione Melissa + Campana 'Crochet', composta da tre inediti prodotti dalla caratteristica trama uncinetto. Melissa Campana Crochet è la scarpa della collezione, una ballerina flat confortevole e classica, disponibile in sette differenti colori. Il primo prototipo è stato sviluppato proprio in collaborazione con Arrastão. Gli assistenti delle Ong hanno infatti utilizzato le tecniche all'uncinetto per creare questo riconoscibile design formato dall'intreccio di fili di plastica riciclata provenienti dalla produzione di Melissa.

Da Missoni una casa da fiaba con gli arredi rivestiti all'uncinetto

Si può ammirare al Missoni Showroom di via Solferino 9, fino al prossimo 14 aprile, l'incredibile progetto crochet firmato da Alessandra Roveda, che con i fili di lana colorati ama rivestire arredi e complementi.
HomeSweetHome è un progetto della designer Alessandra Roveda
In occasione della Milano Design Week 2019, la designer ha ricreato un fiabesco interior ricoperto in ogni sua parte di maglia variopinta dando vita a una delle sue opere più spettacolari. Straordinario saggio d'arte e artigianalità, il lavoro di Roveda ridisegna e reinventa lo spazio cosi come la consistenza e la concezione degli elementi d'arredo, trasformando l'habitat in un'esperienza avvolgente e coinvolgente, sensuale, colorata e morbida, che assegna alla maglia il ruolo di protagonista e trasforma il crochet in un'affascinante veste delle cose. Divani, letti, poltrone, libri, librerie, orologi a pendolo e molto altro: la pratica artistica della designer evidenzia molti punti di contatto con il linguaggio Missoni, articolando all'infinito fili colorati e punti all'uncinetto in quella che appare una texture pittorica. Un mondo trasfigurato, in cui la realtà diventa fiaba.

11 aprile 2019

Che suono ha il denim? Lo si scopre con le sculture di Isko

Isko, leader globale nella ricerca e produzione di tessuto denim, presenta la sua Isko Gallery, uno spazio completamente rivestito nelle mille sfumature della mitica tela blu indaco, all'interno di Wallpaper Handmade, ospite nel Salone dei Tessuti in via San Gregorio, da martedì 9 a sabato 13 aprile prossimi.
Ogni scultura dell'esposizione 'Denim sound textures'
emette uno specifico effetto acustico
Avvolti nel denim il soffitto e le pareti punteggiate di boiserie originali del secolo scorso, faranno da sfondo all'esposizione 'Denim sound textures': una sequenza di sculture interattive sempre in denim, progettate da Dwa Design Studio, che svelano sonorità musicali inedite. Perché il denim è un materiale da vedere, toccare e ora anche ascoltare. Ogni scultura, semplicemente sfiorata, emette uno specifico effetto acustico. Suoni 'estratti' dalle diverse tecnologie del denim, che ne rispecchiano le caratteristiche: fluido, rotondo, tenace, soffice, caldo o avvolgente. In parallelo alle installazioni, alcuni fra i marchi di moda più amati del mondo come Hugo, Madewell, Replay, Dovetail, Francois Girbaud, Taylor Stitch, 7 For All Mankind, Blue de Genes, Tiziano Guardini, O'Neill interpretano il denim Isko e la sua capacità di fondersi secondo il loro stile. L'esposizione Isko s'inscrive nella rassegna di eventi della Milano Design Week 2019.

'Eye Am', l'arte ecosostenibile di Saraghina nell'occhialeria

L'azienda romagnola Saraghina in occasione dell'imminente Milano Design Week sarà presente in due location: in via Tortona 36, con uno store, e in zona Bovisa, in via Giuseppe Guerzoni 23, con un'installazione temporanea.
Due le iniziative in programma durante la Milano Design Week
Due iniziative per presentare il progetto 'Eye Am', lanciato in anteprima al Mido 2019 con un'installazione di un milione di cannucce come invito alla sostenibilità. Nello store di via Tortona il brand si fa portatore del messaggio di sostenibilità tramite immagini evocative dove accessori, occhiale e vestiario creati con materiali plastici di riuso creano un mix unico rappresentando le mille nostre personalità con il fil rouge dell'impegno verso l'ambiente.  Invece, in zona Bovisa, si potrà ammirare l'installazione Saraghina nata in collaborazione con l'artista Stefano Ronci nel contesto della 'Repubblica del design'. Negli spazi dell'Ambasciata del Design (Location 44 #Regeneration) l’arte ecosostenibile sarà protagonista con l’esposizione di pezzi unici realizzati tramite il riuso creativo di materiali plastici di recupero. Ronci rivisita con ironia e leggerezza l'occhiale, trasformandolo da accessorio per eccellenza in scultura da indossare. Restare fedeli a se stessi senza rinunciare ad essere sempre diversi: questo il senso di 'Eye Am'. Non un marchio o uno slogan, ma uno stile di vita.

Al FuoriSalone si scopre theBreath, il tessuto assorbi-smog

Quattro tappe in città alla scoperta di un tessuto in grado di abbattere l'inquinamento indoor, oltre che outdoor. Succederà dal 9 al 14 aprile 2019 durante la Milano Design Week, full immersion di eventi creativi organizzati in vari distretti urbani, a latere del Salone Internazionale del Mobile ospitato alla Fiera di Rho.
Un materiale anti-inquinamento sviluppato da Anemotech
theBreath, questo il nome dell'innovativo materiale che sarà presentato al pubblico del FuoriSalone, ha la trama formata da due strati esterni in materiale idrorepellente (con proprietà battericide, antimuffa e antiodore) e uno intermedio costituito da una cartuccia in fibra carbonica. Questa sua struttura fa sì che attragga, trattenga e disgreghi le molecole inquinanti e i cattivi odori presenti nell'aria. Messo a punto dall'italiana Anemotech, si presenta come un semplice tessuto (stampabile a piacimento) e si presta a tante possibili applicazioni, sia outdoor sia indoor. Perché anche negli ambienti chiusi l'aria non è mai del tutto pura.

Rolling Stone 'brucia' i giga dei razzisti sui social network

I numeri di video online con contenuto razzista, commenti xenofobi e atteggiamenti ostili nei confronti degli stranieri negli ultimi tempi sono esponenzialmente cresciuti, rendendo il mondo dei social network un posto peggiore.
Un'operazione per allontanare per un po' chi sparge odio,
rendendo il web un posto migliore
Ecco perché Rolling Stone e l'agenzia Serviceplan Group hanno pensato di colpire proprio il principale strumento d'odio dei razzisti italiani, ossia la loro connessione dati, con un'operazione e una modalità senza precedenti che ha bruciato tutti i loro giga del traffico dati mensile: Burn Racist Giga. Come è stato possibile? Nelle scorse settimane è andata online una landing page che ospitava i video con contenuti razzisti più visti in Italia. Il minisito, creato esclusivamente per l'operazione Burn Racist Giga, è stato pubblicizzato sui social targettizzando gli hater, con l'accortezza di farlo in 'dark' per evitare di coinvolgere i non razzisti. Dal minisito era possibile vedere i video solo con connessione mobile, non wifi, e il loro peso era altissimo rispetto alle classiche clip, dunque tutte le visualizzazioni fatte sul minisito hanno 'bruciato' i giga dei razzisti o li hanno costretti a pagare parecchio a fine mese. Un hacktivismo che ha portato oltre 300 razzisti lontani dai social per un po', e 'bruciato' circa 2mila giga e soprattutto reso Internet un posto migliore: senza traffico dati mensile i razzisti non sono potuti tornare online a spargere odio, nei commenti e con i loro video. Hanno sostenuto l'iniziativa, comunicata al pubblico con un videocase: Mahmood, Dario Franceschini, Tommaso Paradiso, Tommy Kuti, Carolina Crescentini, Matilda De Angelis, Pierluigi Pardo, Fiorello e tanti altri.

10 aprile 2019

'Arte e scienza' il tema della terza edizione di StemintheCity

Da sx, Chiara Pastorino, Roberta Cocco ed Elena Aniello
alla conferenza stampa di presentazione del programma
Accenture, Intesa Sanpaolo e Lenovo sono i main partner di StemintheCity, l'iniziativa di empowerment femminile nelle discipline tecnico-scientifiche (Stem è acronimo di science, technology, engineering and mathematics), promossa dal Comune di Milano, e a cui è dedicato l'intero mese di aprile con oltre 100 eventi tra seminari, corsi di formazione e spettacoli. Si tratta di iniziative che coinvolgono tutto il sistema educativo dei nove municipi di Milano e di Città metropolitana. Obiettivo: contribuire a colmare il divario tra le competenze digitali delle ragazze e quelle sempre più richieste dal mercato del lavoro. Quest'anno, in cui si celebrano i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il tema scelto è 'Arte e scienza', a testimonianza del legame tra la ricerca scientifica e l'espressione artistica, connubio di talenti da cui sono scaturiti i capolavori del genio toscano. Il programma culminerà con la 'maratona delle Stem', che sarà inaugurata il 6 maggio al Teatro alla Scala con l'evento 'Geniali si diventa: storie straordinarie tra arte e scienza' e che vedrà la partecipazione di donne di successo che, con coraggio e determinazione hanno raggiunto obiettivi ambiziosi. Il 7 e 8 maggio si terranno corsi ed eventi per tutti i gradi di istruzione divisi per percorsi formativi. La conferenza stampa di presentazione della terza edizione di StemintheCity si è tenuta questa sera alla presenza dell'assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici Roberta Cocco, Chiara Pastorino, management Diversity & Inclusion senior director di Intesa Sanpaolo, ed Elena Aniello, direttore Integrated marketing and communication di Accenture.

Il 6 maggio parteciperanno all'inaugurazione della 'maratona delle Stem'
- Valeria Bellantoni, chief communications officer di Goel - Gruppo cooperativo, portavoce del progetto 'Cangiari', brand di alta moda che si caratterizza per i suoi tessuti prodotti al telaio a mano, recuperando l'antica tradizione della tessitura calabrese
- Sue Black, docente di Scienze Informatiche e Technology Evangelist presso il dipartimento di informatica della Durham University, che ha creato la prima rete online per donne nel Regno Unito, BCSWomen, e ha guidato la campagna per salvare Bletchley Park, il sito dell’unità principale di crittoanalisi del Regno Unito durante la Seconda Guerra Mondiale
- Priya Burci, tra i fondatori del progetto Power.Coders, accademia di coding per la formazione dei rifugiati altamente qualificati, ma che sono senza lavoro e vogliono entrare nel mercato della tecnologia
- Ellen Stofan, che ha ricoperto il ruolo di chief scientist della Nasa (2013-2016), ed è attualmente direttore del National Air and Space Museum

Anche Sammontana è protagonista alla Milano Design Week

Sammontana partecipa per la prima volta al Design Pride nell'ambito della Milano Design Week. Insieme a Laccio, giovane e talentuoso coreografo, e al corpo di ballo della sua accademia Modulo Factory, animeranno la parata con una performance dal vivo pensata ad hoc.
Il marchio di gelati partecipa al Design Pride ed espone
al FuoriSalone arredi progettati con Fabio Novembre
Partendo da Piazza Castello, passando per le 5Vie in direzione Piazza Affari, 30 ballerini invaderanno le strade di Milano coinvolgendo i 'design lovers', facendoli ballare e trasmettendo i valori tipici del brand: gioia, colore e convivialità. Saranno inoltre gli studenti dell'Accademia di danza a creare i costumi di scena interpretando il logo in maniera creativa. La street parade, capitanata dal design brand Seletti, vedrà anche eccentriche biciclette Sammontana che seguiranno la parata con un carico di gelati. Il ricavato dalla vendita di ogni gelato sarà destinato da Sammontana Italia all'incremento del verde nella città di Milano attraverso la piantumazione di nuovi alberi, secondo le priorità che saranno condivise con il Comune di Milano. Parallelamente al Design Pride, Sammontana sarà protagonista del FuoriSalone grazie alla prima serie di arredi progettati insieme al noto architetto e designer Fabio Novembre e frutto di un innovativo processo di stampa 3D che utilizza bioplastica, plastica riciclata e riciclabile (esposti dal 9 al 14 aprile, presso l'Hotel Magna Pars). Sammontana con questo progetto mira a sensibilizzare il pubblico sugli urgenti temi legati alla cultura del riciclo, ai possibili comportamenti sostenibili e a progetti realmente innovativi.