03 ottobre 2017

Arriva il più grande evento del mondo di pixel art partecipata

Sulle ali delle api resta il peso dell'impollinazione e della produzione dell'80% delle piante che ci danno da mangiare. Una responsabilità grande per un insetto tanto piccolo, che il Cefa, Conapi e il Comune di Milano hanno deciso di onorare in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. Sabato 7 ottobre in Piazza Duomo – e poi sabato 14 ottobre in Piazza Maggiore a Bologna – lo spazio pubblico sarà apparecchiato con 10mila piatti vuoti che, girati nel corso della mattinata, ritrarranno un'ape gigante disegnata da Altan. Si tratta del più grande evento di pixel art partecipata al mondo, dedicato quest’anno a un animale in grado di combattere la fame e di creare vita e biodiversità a qualsiasi latitudine, in particolare in Etiopia, Mozambico e Kenya, dove produrre e commercializzare miele può dare una vera svolta al tenore di vita delle famiglie contadine. Per questo i fondi raccolti attraverso la campagna Bee Happy di Cefa Onlus saranno utilizzati per portare attrezzi (tute e arnie) e formazione agli agricoltori poveri dell'Africa, affinché diventino apicoltori. Il Comune di Milano insieme a Milano Ristorazione distribuirà ai bambini delle scuole materne e primarie una tovaglietta disegnata da Altan, che richiama i valori della cooperazione e della solidarietà internazionale per la sicurezza alimentare e nutrizionale globale. I pasti serviti nelle mense scolastiche diventeranno così un’occasione per ricordare loro il diritto di ogni persona in ogni parte del mondo ad accedere a una quantità sufficiente di acqua potabile e cibo sicuro, sano e nutriente. Insegnanti ed educatori potranno poi approfondire il tema proposto anche utilizzando i materiali disponibili sul sito Ilmondodimilli.it, un progetto didattico-pedagogico promosso da Conapi (Consorzio Nazionale Apicoltori) allo scopo di avvicinare i bambini al mondo delle api e della produzione del miele, per promuovere lo spirito di collaborazione e il senso di responsabilità verso l'ambiente.

Filmmaster fa 40 e getta un ponte tra passato e futuro

Filmmaster compie 40 anni e questa sera festeggerà l'importante anniversario con un grande evento alla Triennale di Milano.
E' stata fondata nel 1977 da Sergio Castellani, Stefano Coffa e Giorgio Marino
Un evento che vuole celebrare il passato ma, soprattutto, guardare al futuro di una delle aziende italiane che più di ogni altra ha saputo interpretare il linguaggio della comunicazione italiana e della live communication. Nata nel 1977 dall'intuizione di tre imprenditori (Sergio Castellani, Stefano Coffa e Giorgio Marino) che a pieno titolo fanno parte della storia della pubblicità italiana e che hanno vissuto l'evoluzione del della comunicazione e del live entertainment, Filmmaster apre la sede di Milano e amplia gli orizzonti diversificando il business con gli eventi aziendali. Quattro decadi che vedono un unico comune denominatore: il coraggio imprenditoriale e la capacità di anticipare i tempi. All'evento di questa sera parteciperanno alcuni dei personaggi simbolo di questa lunga storia, come Cristiana Capotondi e Stefano Accorsi, lanciati dagli spot Maxibon prodotti da Filmmaster, Massimo Lopez, protagonista della saga culto di Telecom 'Una telefonata allunga la vita', Enrico Brignano, protagonista dei filmati Lavazza Paradiso. Attesi anche i registi nati in seno alla casa di produzione, come Alessandro D'Alatri e Daniele Luchetti, Paolo Genovese, Luca Miniero, Dario Piana, Ago Panini e tanti altri protagonisti del mondo della comunicazione.

02 ottobre 2017

La pizza all'ossobuco? La si degusta a Milano da Pummà

Sfilacciato d'ossobuco, crema di riso e zafferano, fior di latte, zafferano. Questa la ricetta de 'La Milanese.... taac', la prima pizza all'ossobuco, un ingrediente amatissimo della cucina tradizionale meneghina. La propone il ristorante pizzeria gourmet Pummà, che - dopo Bologna, Milano Marittima e Ibiza - ha scelto di aprire a Milano in via Caminadella 7 (zona S. Ambrogio) il suo quarto ristorante. Un locale, quello che fa capo alla società Grifondoro, dal nuovo concept: Pummà unisce infatti l'innovazione della panificazione - lievito naturale (come quello madre, ma non solo) e anche la pizza senza lievito in idrolisi, ​inventata del pluripremiato maestro di origine albanse Beniamino Bilali e particolarmente leggera - alla creatività dell'alta cucina. L'idea imprenditoriale è tutta italiana e punta sul glocal, ossia la qualità di un progetto basato sulle peculiarità del territorio. A Milano si parte con l'ossobuco, ma non sarà l'unico ingrediente sorprendente... Ad accomunare la proposta gourmet di tutti i locali della catena (a gestione diretta, non in franchising) l'utilizzo di farine di pregio, la scelta di approvvigionarsi da piccoli produttori italiani, l'impiego di alcuni presidi Slow Food e una carta beverage che contempla anche birre artigianali.
Ha un approccio glocal ed è il quarto ristorante Pummà dopo quelli aperti a Bologna, Milano Marittima e Ibiza

Bebe Vio inviata sul campo e negli stabilimenti di Barilla

Intervista gli esperti per soddisfare le curiosità su pasta e sughi dell'azienda
Bebe Vio, la campionessa paralimpica e mondiale di scherma, è stata scelta come inviata speciale sul campo e negli stabilimenti Barilla. Il risultato? Una serie di puntate, curate da J. Walter Thompson, sulla piattaforma Guardatustesso.it. Forte della sua spontaneità e della sua irriverente simpatia, Bebe intervista gli esperti Barilla per soddisfare tutte le curiosità sulla pasta e sui sughi dell'azienda di Parma: da dove viene il grano utilizzato? Che cos'è la miscela di grani? È vero che il pomodoro dei sughi è italiano? Queste e altre domande troveranno risposta dalla viva voce dei protagonisti della filiera.

Vicolungo The Style Outlets con Lilt per Milano Loves You Run

Vicolungo The Style Outlets è partner della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Lilt Milano nella sesta edizione della Milano Loves You Run, una manifestazione all'insegna del divertimento e della solidarietà. L'evento ha l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alle Case Accoglienza di Lilt, che ospitano bambini e adolescenti in cura per patologie tumorali, arrivati da altre città insieme ai loro genitori. Nell'ultimo anno sono stati ospitati 220 bambini con le loro famiglie, per oltre 2.700 pernottamenti. Milano Loves You Run è pensata per accontentare tutti gli sportivi. Si svilupperà infatti su cinque itinerari che verranno percorsi a velocità differenti: quattro ritmi di corsa (5.00 – 5.30 – 6.00 – 6.30 minuti al km) e camminata. Appuntamento il 6 ottobre 2017 alle ore 6.00 con partenza e arrivo alla Darsena (piazza Ventiquattro Maggio).

Ricola invita a intonare il tipico yodel svizzero con la Ricolizer

La vending machine si troverà a Milano Cadorma

Ricola ha realizzato la Ricolizer, una sorta di vending machine, dotata di microfono e telecamera, che inviterà i partecipanti a esibirsi nel tipico canto svizzero, lo yodel. Ricola metterà alla prova tutti i frequentatori della stazione ferroviaria di Milano Cadorna dal 3 al 5 ottobre prossimi. La Ricolizer sarà posizionata dalle 10 alle 18.30 vicino ai tornelli della Stazione Cadorna e inviterà i passanti a cantare l'arcinoto jingle Ricolaaaa! e a esibirsi anche in un tipico yodel. Lo yodel, o jodel, è un canto che viene utilizzato da secoli nella Svizzera Centrale e nella regione alpina per richiamare il bestiame o per una richiesta di soccorso. In una sfida crescente, i partecipanti si cimenteranno in virtuosismi sempre più impegnativi: in premio, per tutti, un pacchetto di caramelle di Ricola alle 13 erbe. Mentre il concorrente degusterà la caramella Ricola, potrà rivedere la registrazione del suo contributo attraverso un monitor posto a lato della vending machine. Se il partecipante acconsentirà alla pubblicazione del proprio filmato, il video verrà pubblicato sul minisito dedicato all'iniziativa www.ricola-yodel.it e potrà condividere il video con i suoi amici. Si prevede inoltre la presenza di tanti volti noti dello sport e dello spettacolo.

01 ottobre 2017

Dopo AstroSamantha, anche AstroPaolo si gusta un Lavazza

Paolo Nespoli si è preparato un caffè con la macchina a capsule ISSpresso
In occasione dell'International Coffee Day, la missione 'Vita' dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che ha come principale protagonista l'astronauta dell'Esa Paolo Nespoli (partito lo scorso 28 luglio), gusta l'autentico espresso italiano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). L'equipaggio ha infatti testato, con esito positivo, la macchina a capsule ISSpresso realizzata da Argotec per Lavazza - in partnership con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) - che il 3 maggio 2015, durante la missione italiana 'Futura', aveva permesso a Samantha Cristoforetti di poter bere il primo caffè espresso della storia dell'umanità in stato di microgravità. La partnership con l'Asi, che ha coordinato l’esperimento, ha reso possibile nella prima fase il suo trasporto sulla Stazione Spaziale Internazionale e, successivamente, attraverso un negoziato con la Nasa, ha ottenuto di mantenere permanentemente attiva la ISSpresso in orbita.
ISSpresso, realizzata da Argotec per Lavazza, fa il caffè in condizioni estreme
Avviene proprio in vista della giornata di celebrazione mondiale del caffè il passaggio di testimone tra gli astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea, AstroSamantha e AstroPaolo, che nel corso degli ultimi mesi ha potuto portare avanti diversi esperimenti promossi da Argotec. La macchina ISSpresso, gioiello tecnologico e ingegneristico, ha consentito quindi a un altro astronauta italiano di gustare un espresso nello spazio come a casa. ISSpresso è stata studiata per replicare in orbita lo stesso aroma: la crema e il caffè non sono miscelate come sulla terra, ma sono separate, e la tazzina tradizionale diventa invece uno speciale sacchetto, detto 'pouch'. ISSpresso è in grado di fare il caffè in condizioni estreme, dove i princìpi che governano la fluidodinamica sono completamente differenti rispetto a quelli terrestri.

30 settembre 2017

Caffè Vergnano sostiene l'iniziativa charity Nouvelle Plastique

L'equivalente di 15 mila espressi andrà a 1Caffè Onlus
Si celebra l'1 ottobre l'International Coffee Day, giornata internazionale dedicata al caffè e a tutti gli appassionati della nera bevanda promossa da Ico, International Coffe Organization. L’equivalente di 15mila espressi bevuti nei locali Caffè Vergnano 1882 di tutto il mondo, sarà devoluto tramite @1Caffè Onlus per finanziare il progetto Nouvelle Plastique di Renken Onlus in Senegal. La donazione servirà a sostenere la creazione di un'officina di riciclaggio della plastica per dare nuova vita ai rifiuti e ridurre l’impatto ambientale. Anche quest'anno, Caffè Vergnano ha scelto di festeggiare questo momento con un'attività di charity: l'equivalente di 15 mila espressi bevuti nei locali Caffè Vergnano 1882 sarà devoluto a 1Caffè Onlus. Le caffetterie a marchio Caffè Vergnano 1882 sono oltre 130 presenti in oltre 19 Paesi del mondo. Il progetto charity prevede la creazione di un'officina che permetta di dare nuova vita ai rifiuti plastici grazie all'acquisto di tre macchinari indispensabili alle diverse fasi di lavorazione, pulizia, riduzione in frammenti e fusione e creazione di nuovi oggetti. Il comune di Malika ha 32mila abitanti ed è sede della più grande discarica dell'Africa Occidentale, che soffre di problematiche ambientali e d'inquinamento. Non esiste un sistema funzionale di raccolta differenziata e i rifiuti plastici e tossici vengono il più delle volte bruciati dalle famiglie. Il progetto sostenuto da Caffè Vergnano consentirà a Renken Onlus d'incentivare attività di raccolta dei rifiuti porta a porta, differenziazione, riciclo e riuso grazie a una campagna di sensibilizzazione della popolazione.

Biraghi dalla parte dei pastori sardi con il pecorino solidale

Nello stand allestito in questi giorni nei dintorni del Castello Sforzesco di Milano, presso il Villaggio Coldiretti #Stocoicontadini, Biraghi (nella foto, in alto, il direttore marketing e strategie commerciali Claudio Testa) presenta il pecorino solidale.
#Stocoicontadini è un'iniziativa di Coldiretti
Nasce dall'accordo con Coldiretti Sardegna
Frutto di un accordo siglato dalla storica azienda casearia piemontese con Coldiretti Sardegna, il prodotto sostiene i pastori sardi garantendo un prezzo di acquisto equo della materia prima. Su ogni confezione della Ricetta Tipica al Pecorino 100% latte italiano è stata apposta una speciale etichetta con la dicitura 'prodotto solidale', in vendita in oltre 1.000 punti vendita in tutta Italia. Il pecorino Biraghi si distingue non solo per il suo inconfondibile sapore, intenso ma equilibrato, frutto di un processo produttivo contraddistinto da estrema cura e rigorosi controlli qualitativi sia sulle materie prime sia sui prodotti finiti, ma anche per la pratica e funzionale confezione richiudibile con zip salvafreschezza che assicura sempre un gusto fresco e originale.

29 settembre 2017

Cacciatore Italiano Dop punta sulla garanzia col nuovo logo

  Max Mariola                         Andy Luotto                     Max Bertolani
Con l'evento gastronomico 'Un panino per tutti i gusti', che si è tenuto ieri, negli spazi dell'Accademia del Panino Italiano di Milano, Max Mariola, chef e volto noto della tv, Luca Piretta, medico nutrizionista, Andy Luotto, attore e chef, e Max Bertolani, campione di football americano e personaggio televisivo, hanno creato gustosi e originali panini, valorizzando la versatilità di un salume amato da secoli: il Cacciatore. Anzi il Cacciatore Italiano Dop, come recita infatti la nuova denominazione del marchio del Consorzio, che dal prossimo novembre comparirà sulle etichette dei 'Salamini Italiani alla Cacciatora'.
Una novità che consentirà al consumatore d'identificare la Dop in modo più chiaro e immediato, enfatizzando l'italianità del prodotto, senza rischi di confusione, dal momento che  il mercato è affollato di prodotti concorrenti che - benché non siano Dop - finiscono spesso per essere identificati  come 'cacciatorini'.
Lorenzo Beretta
Il tricolore e il codice oro nella bordatura del nuovo logo comunicano con immediatezza l'origine e la produzione totalmente made in Italy del salume, oltre che la sua qualità. Evidente, nel logo, anche la dicitura 'Consorzio di Tutela' che, posto in alto con un font ben marcato, trasferisce ai consumatori un messaggio di garanzia rispetto gli aspetti qualitativi che solo una produzione Dop può vantare. "Sono diverse le novità che il nostro Consorzio sta portando avanti negli ultimi mesi. In primis, il restyling dell'etichettatura e, in particolare, del marchio del Consorzio, per renderlo ancora più riconoscibile agli occhi dei consumatori. Infatti, la decisione di optare per colori così incisivi - che richiamano l'italianità - vogliono dimostrare, anche in caso di export, la provenienza del prodotto", ha sottolineato Lorenzo Beretta, presidente del Consorzio Cacciatore Italiano. Un'ulteriore novità riguarderà il disciplinare di produzione della Dop: è stato avviato un processo che porterà all'eliminazione dei derivati del latte dagli ingredienti consentiti, e potrà essere gustato anche da chi ha intolleranze.