12 marzo 2014
Le donne sfruttate hanno ‘Vie d’uscita’ anche con Limoni
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Beauty Seed, un seme galleggiante per Deborah Milano
Un enorme seme multicromatico proveniente da qualche luogo lontano. Si chiama Beauty Seed e si farà notare al Fuori Salone del Mobile, in calendario dall'8 al 13 aprile 2014, l'installazione che Paola Navone ha creato per Deborah Milano. All'insegna del concept del nutrimento, 'Feeding the beauty', il gigantesco seme galleggiante 'farà fiori grandi, colorati e di grande bellezza'. Il progetto s'inquadra nell'operazione che il marchio cosmetico ha lanciato dal 2008 con designer di fama internazionale: dopo ‘Out of Scale’ (2008), ‘Anemoni’ (2009), ‘Alfabeti’ (2010), ‘Color Suspended’ (2011) e ‘Colour Design’ (2012) lo scorso anno Deborah Milano aveva stupito con il portale cosmetico 'Transition' fatto di 36.000 rossetti colorati (ne avevamo parlato qui).
11 marzo 2014
Presentata la campagna per 99 di Sector con Jorge Lorenzo
Innovazione, ricerca, tecnologia, competizione. Ha per protagonista Jorge Lorenzo la nuova campagna pubblicitaria Sector a supporto del lancio dell'orologio 99. Il centauro spagnolo, testimonial del brand dallo scorso anno, incarna lo spirito indistruttibile del prodotto dal design italiano ispirato dal mondo del MotoGP e creato con dettagli tecnici che riportano direttamente a lui, come la X rossa: Por Fuera, la firma di Jorge. Nell'immagine della campagna spring/summer 2014, lo sguardo del campione, fotografato in primo piano con il suo casco da gara, esprime tutta la grinta, la concentrazione e la passione che mette quando è in sella alla sua moto. Al polso anche un gioiello cui non rinuncia mai: il bracciale della collezione Sector Ace personalizzato con il suo numero 99 e la X rossa. Con un'immagine allegra e rilassata, il pilota spagnolo sarà il volto anche dell'advertising dedicato alla collezione Steeltouch. Lorenzo sarà protagonista su scala mondiale dello spot tv e della campagna declinata su stampa e web.
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Cracco ambasciatore della campagna #IoStoColSughero
Carlo Cracco nel video veicolato sui social media |
Anche Slow Food ha deciso di rinnovare quest’anno il suo
impegno ‘stando con il sughero’: “È una partnership – spiega Sara Ferraiolo,
responsabile relazioni esterne - che nasce in maniera naturale: tra gli obiettivi
di Slow Food ci sono la tutela della biodiversità e la tutela delle funzioni
agroalimentari in via di estinzione. Il supporto alla campagna passerà
dall’evento Salone del Gusto di Torino e da una delle pubblicazioni di Slow Food
Editore: Slow Wine, guida al vino di qualità, buono e giusto che in termini
produttivi rispetta il territorio, l’ambiente, le persone”.
Quanto ai numeri relativi al prodotto sughero, l’Italia, al terzo posto tra i produttori mondiali, con 170.000 quintali di sughero prodotti all’anno (il mercato vale 200 milioni di euro), realizza circa un 1,5 miliardi di tappi di sughero e l’industria del vino assorbe il 70% della sua produzione. Dal punto di vista economico e dell’occupazione, il sughero ha un ruolo di rilievo: la produzione mondiale raggiunge 3 milioni di quintali all’anno e si concentra nel bacino del Mediterraneo tra il Portogallo, con il 52,5% del totale, la Spagna con il 29,5%, l’Italia con il 5,5%, seguiti da Algeria, Marocco, Tunisia e Francia. “Il bacino del Mediterraneo è coperto da circa 2,2 milioni di ettari di
foreste da sughero, di cui circa 225.000 si trovano in Italia, per il
90% in Sardegna - afferma Mauro Ganau, Consigliere Incaricato del Gruppo
Sughero di Assoimballaggi/Federlegnoarredo - Le industrie del settore
sugheriero sono oggi molto impegnate a migliorare gli aspetti
qualitativi del prodotto attraverso studi effettuati nei propri
laboratori di controllo qualità e in collaborazione con istituti di
ricerca esterni e università".
Alcuni momenti della conferenza di presentazione dell'iniziativa |
A sinistra, Sara Ferraiolo di Slow Food, partner della campagna |
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BioNike sponsor della mostra romana sul ‘mito Frida Kahlo’
Uno scatto di Nickolas Muray |
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10 marzo 2014
Il design low cost di Tiger a quota 60 negozi entro il 2015
Tiger apre oggi a Firenze, in via dei Servi 98 rosso angolo via degli Alfani. Sono 210 i metri quadrati del nuovo store di oggettistica della catena danese di design low cost nata quindici fa a Copenhagen, che arriva così a contare 17 negozi in Italia con l’obiettivo di proporre ai clienti prodotti di qualità e design con un occhio attento ai trend del momento, in un ambiente friendly e a prezzi sorprendentemente bassi. Ogni mese i negozi Tiger si rinnovano con l’arrivo di circa 400 prodotti caratteristici della stagione, che affiancano i circa 2.500 articoli sempre disponibili. Tiger è presente anche con 4 negozi a Torino, 3 a Milano, Genova, Piacenza, Alessandria, Bergamo, Cremona, Siena, Verona, Como, Trieste. Entro l’inizio di aprile è prevista l’apertura anche a Livorno e da aprile ad agosto il team di Tiger Italia 1, che conta oltre 180 persone, ha in programma di aprire altri 12 store. Entro il 2015 arriveranno a quota 60 punti di vendita in tutto il Nord e Centro Italia. Una gestione sana e una seria responsabilità nei confronti dei lavoratori sono alla base della filosofia imprenditoriale di Tiger Italia 1, giovane realtà multiculturale e multirazziale con persone provenienti da quattro continenti e sette nazionalità differenti, che offre ai propri dipendenti contratti a tempo determinato per un anno, per poi passare all'assunzione a tempo indeterminato.
Sara Di Stefano: "Vi racconto il make up della vera Arisa"
Arisa durante una seduta di trucco |
Quando ha iniziato a
collaborare con Arisa?
Circa quattro anni fa. Dopo essere stata presenza fissa di Victor Victoria, il programma condotto da
Victoria Cabello, è diventata uno dei giurati di X Factor e in quel periodo ho iniziato a occuparmi del suo make
up.
Qual è la stato il
primo intervento operato a livello d’immagine?
Era già dimagrita, aveva anche messo da parte quelli che più
che abiti erano costumi e io e altre persone l’abbiamo convinta ad
abbandonare gli occhiali a favore delle lenti a contatto. Non le era infatti più
necessario caricare troppo la sua immagine per farsi notare come agli esordi e poteva
iniziare a fare un lavoro di ricerca per essere se stessa.
La make up artist Sara Di Stefano |
Che tipo di make up
ha scelto per lei?
Ho iniziato a 'ripulire' la sua immagine con
interventi di trucco leggeri, portandola spesso in video e in altre apparizioni con un
nude look. E siccome X Factor lo permetteva, non dovendo rispettare un look
prestabilito, ci siamo divertite insieme a sperimentare e ad ogni puntata cambiavamo
genere.
Qual è la peculiarità
del viso di Arisa?
Premetto che sono amante dei difetti nei visi delle persone:
secondo me un volto non bello in maniera convenzionale è molto più interessante
di un viso 'perfetto', perché gli dona carattere e personalità. Nel suo caso, il
naso importante aggiunge quel qualcosa in più all'artista, come nel caso
della grande Barbra Streisand. Io l’ho solo un po’ alleggerito con il trucco,
ma non abbiamo mai fatto nulla per ‘nasconderlo’.
A quando risale la svolta
d’immagine di Arisa?
Da Sanremo 2012, l’edizione in cui è salita sul palco presentando
il brano ‘La Notte’. Sebbene tutti abbiano stranamente notato solo quest'anno il cambiamento di Arisa, di fatto è in quell’edizione che abbiamo operato
una vera trasformazione su di lei, sia dal punto di vista del make up sia degli
abiti, per sottolineare la differenza del nuovo album rispetto al precedente.
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09 marzo 2014
Leocrema lancia Corpo Perfetto con cellule staminali vegetali
Cinque i prodotti della nuova linea con cellule staminali vegetali |
08 marzo 2014
Nella Guida Gallo 101 risotti dei migliori ristoranti del mondo
Risotto, risotto e ancora risotto. È dedicata a questo amatissimo piatto
tipico della cucina italiana, bandiera del food tricolore anche nell’alta
cucina internazionale, la Guida Gallo, giunta alla nona edizione e pubblicata da
Guido Veneziani Editore. Un prezioso vademecum, quello dell'azienda pavese che
si è fatta promotrice della cultura del riso su scala globale, che consiglia i
migliori ristoranti del mondo dove si possono gustare deliziosi risotti fatti a
regola d’arte (che come ingrediente primario utilizzano il Gran Riserva
Gallo, riso di qualità superiore maturato un anno) ma non solo: nel volume,
scritto in italiano e inglese, sono infatti proposte anche tante ricette, dalle
classiche alle più innovative, realizzate da grandissimi chef del panorama
internazionale. Qualche esempio? Il maestro Gualtiero Marchesi (ne parliamo anche qui) ha ideato ‘Riso
mantecato al nero seppia e scaglie d’argento, Carlo Cracco propone il ‘Riso al
nero e ricci di mare’, Claudio Sadler il ‘Risotto al nero di seppia con la
foglia d’oro, tagliatelle di calamari e contrasto di mango’, Philippe Léveillé
il ‘Cappuccino di risotto al salmerino affumicato del lago d’Iseo’. Il riso è un alimento prezioso, come rimarca anche Marialuisa Trussardi, presidente dell'omonimo gruppo della moda, nella prefazione della Guida: “Il benessere può darsi che ci abbia reso
troppo esigenti, ma il riso ci richiama ancora i valori essenziali
dell’esistenza: i valori della terra”. Proponendo negli anni centinaia di
risotti, la Guida Gallo è diventata un riferimento per tutti
coloro che amano questo cereale cucinato nelle sue infinite declinazioni e ha
anche definito un interessante percorso evolutivo della cucina d’eccellenza.
‘101 risotti dei migliori ristoranti del
mondo’, Guido Veneziani editore, 2013, pagg. 384, 14,90 euro
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07 marzo 2014
Obiettivo cuore ‘25by25’ con la prevenzione a tutto campo
Puntare sulla prevenzione primaria e secondaria per ridurre
la mortalità cardiovascolare del 25% entro il 2025: questo l’obiettivo
della World Heart Federation e della Fondazione Italiana per il cuore con il progetto ‘25by25’ illustrato ieri a Milano con un incontro che ha visto confrontarsi i maggiori esperti del settore.
In Italia le patologie cardiovascolari, come infarto e ictus, incidono quasi per
il 50% della mortalità della popolazione, con un contributo maggiore delle
donne rispetto agli uomini e con elevati costi sociali, che pesano sull’economia
dell’Unione Europea per 169 miliardi di euro l’anno. Tra i fattori di rischio il
fumo, l’ipertensione e colesterolo, così come il sovrappeso e l’obesità, il diabete
mellito, l’alcool, lo stress e l’inquinamento. Tutt’altro che semplice, il
percorso verso il 25by25 richiede l’impegno delle autorità, dei gestori e
soprattutto del cittadino, che deve investire in prima persona sulla sua salute. Per realizzare l'ambizioso programma '25by25' un aiuto in termini di sensibilizzazione dell'opinione pubblica lo darà il
web: il programma prevede una campagna informativa che passerà attraverso
social media per poter raggiungere anche i giovani, accendendo così i riflettori sull’importanza
della prevenzione, sia primaria sia secondaria (la diagnosi precoce), per scongiurare
la patologia.
Piergiuseppe Agostoni |
Secondo una stima dell’OMS, una riduzione anche modesta, ma simultanea,
della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo nel sangue, dell’obesità
e del fumo potrebbe ridurre di più del 50% l’incidenza delle malattie
cardiovascolari. Per questo è fondamentale che i medici aumentino il livello di
consapevolezza del paziente, incoraggiandolo nella cultura della prevenzione,
rassicurandolo e avviando il controllo delle abitudini e delle eventuali
patologie. E a proposito di malattie cardiovascolari, il Prof. Piergiuseppe
Agostoni, direttore Unità Operativa Scompenso, Cardiologia Clinica e
Riabilitativa del Centro Cardiologico Monzino IRCCS, ha ricordato che l’insufficienza
cardiaca “è spesso l’indesiderato risultato finale di quasi tutte le
malattie del cuore, da quelle più frequenti come l’ipertensione arteriosa,
le malattie delle coronarie e delle valvole cardiache a quelle più
rare come le miocardiopatie primarie o certi disturbi ormonali. Oltre
a evitare lo scompenso cardiaco attraverso una tempestiva prevenzione e/o
terapia di queste patologie determinanti, i numerosi sviluppi diagnostici e
terapeutici recenti hanno consentito di migliorare sostanzialmente la qualità
della vita e la prognosi dei pazienti scompensati”.
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